firmata l’intesa tra amministrazioni nazionali e locali sulla decarbonizzazione degli impianti


Dopo oltre sette ore di riunione è stata raggiunta oggi al ministero delle Imprese e del made in Italy l’intesa tra le amministrazioni nazionali e locali sulla decarbonizzazione dell’ex Ilva di Taranto volta a garantire la massima tutela produttiva e occupazionale degli impianti. Per il ministro Adolfo Urso, nel corso della riunione odierna è prevalso “senso di responsabilità e interesse comune: finalmente esiste una vera ‘squadra Italia’ unita e coesa, oggi lo abbiamo dimostrato”. Per la prima volta nella storia dell’ex Ilva, governo nazionale, Regione ed enti locali “hanno trovato un’intesa per affrontare insieme una sfida decisiva per la siderurgia nazionale e, con essa, per l’intero sistema industriale del nostro Paese”. Secondo il ministro si tratta di “una svolta importante, che potrà finalmente incoraggiare gli investitori a presentare i propri piani industriali, puntando sulla riconversione green del settore: l’Italia diventerà il primo Paese in Europa a offrire siderurgia pienamente sostenibile”. Analogo entusiasmo manifestato anche dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha parlato di “uno degli accordi industriali più importanti della storia d’Italia. E’ un accordo – ha aggiunto – importante perché per la prima volta in Italia si prende un impegno alla totale decarbonizzazione di un impianto ad alta capacità di inquinamento e ad alta capacità di lesione della salute delle persone”. Di diverso avviso i segreti confederali di Fiom, Michele de Palma, Uilm, Rocco Palombella, e Fit Cisl, Ferdinando Uliano, secondo cui l’accordo raggiunto oggi non offre garanzie sul processo di decarbonizzazione e sulla tutela dei livelli occupazionali.

Il documento è stato sottoscritto dal ministero delle Imprese e del made in Italy, ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, ministero della Salute, ministero dell’Interno, Regione Puglia, Provincia di Taranto, Comune di Taranto, Comune di Statte, Autorità di sistema portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto, Ilva S.p.A. in amministrazione straordinaria, Acciaierie d’Italia S.p.A. in amministrazione straordinaria, Taranto energia S.r.l. in amministrazione straordinaria, Adi Energia S.r.l. in amministrazione straordinaria, Dri d’Italia S.p.A. L’intesa prevede che il nuovo acquirente presenti, nel rispetto dei tempi che saranno indicati in fase di aggiudicazione, le istanze autorizzative sul versante ambientale e sanitario in linea con la progressiva e completa decarbonizzazione dello stabilimento attraverso la realizzazione di forni elettrici in sostituzione degli altoforni che saranno gradualmente dismessi. Con la sottoscrizione dell’intesa, le parti firmatarie si impegnano altresì ad aggiornare i lavori dopo il 15 settembre – termine ultimo per la presentazione delle offerte vincolanti – per analizzare le prime evidenze della procedura di gara ed esaminare la possibile localizzazione di un polo nazionale del DRI (Direct Reduced Iron) utile all’approvvigionamento dei forni elettrici presso lo stabilimento ex Ilva di Taranto, a partire dall’impianto già previsto con il FSC (ex PNRR), ove sia possibile assicurare il necessario approvvigionamento energetico.

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In tale sede saranno anche esaminate nuove prospettive per la reindustrializzazione delle aree libere, secondo gli indirizzi del “tavolo Taranto”, tenendo presente il principio della valorizzazione dell’indotto, da attuarsi mediante una procedura di avviso per manifestazione di interesse agli investimenti industriali e produttivi, con la nomina di un commissario. Saranno valutate inoltre possibili misure in favore dei proprietari degli immobili nel quartiere Tamburi, anche attraverso lo snellimento delle procedure e il rifinanziamento del Fondo sanitario regionale. Sempre secondo l’intesa siglata oggi, al fine di scongiurare o attenuare riflessi negativi sul versante occupazionale della transizione green dell’acciaieria saranno inoltre valutate misure di politica attiva e passiva del lavoro, anche a sviluppo delle interlocuzioni in corso con le associazioni sindacali. Alla luce dell’intesa raggiunta oggi, le parti si impegnano a sottoscrivere un accordo di programma anche ai fini di predisporre misure adeguate in favore dello sviluppo del territorio. Si impegnano inoltre a individuare strutture organizzative che monitorino le tempistiche dei procedimenti amministrativi ambientali riguardanti gli impianti strategici così da renderle effettive. L’accordo di programma avrà, in particolare, come oggetto la necessità del territorio della provincia di Taranto e dei comuni di Taranto e Statte di coniugare il diritto alla salute, con quello all’ambiente e al lavoro. La prima riunione a tal fine si svolgerà a settembre.

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