Firmato a Roma l’accordo per il passaggio della rete EG Italia, 1.200 impianti a marchio Esso pari al 6% della rete nazionale, a un consorzio di imprese italiane. L’operazione punta a rafforzare i servizi, creare sinergie e sostenere la transizione energetica
È stato firmato l’accordo vincolante per la vendita della rete di distribuzione carburanti di EG Italia a un consorzio di operatori nazionali composto da Pad Multienergy, Vega Carburanti, Toil, Dilella Invest e Giap.
L’operazione riguarda circa 1.200 punti vendita – pari a circa il 6% della rete nazionale – situati su tutto il territorio italiano e in gran parte a marchio Esso. Il passaggio segna un ritorno in mani italiane di un asset strategico finora controllato da capitali esteri.
Sinergie e sviluppo nella transizione energetica
Il progetto, sottolineano i membri del consorzio, mira a generare nuove sinergie per lo sviluppo della rete, ampliando i servizi offerti, dai convenience store alla ristorazione, e accelerando le iniziative legate alla transizione energetica.
Un punto fermo dell’intesa è la volontà di non disperdere il patrimonio di know-how e competenze di EG Italia, erede dal 2018 della cultura di Esso Italiana.
“L’operazione di acquisizione di EG Italia – dichiarano Agostino Apa ed Enrico Zampedri a nome del consorzio – permette di riportare il controllo di un asset strategico nelle mani di operatori privati nazionali, leader nei loro territori di riferimento. Un’operazione unica per impostazione nella storia del nostro settore, che dimostra come le nuove sfide stimolino la creatività e la capacità di adattamento delle nostre aziende, capaci di realizzare un’alleanza altrimenti impossibile”.
Le radici territoriali
Il consorzio è formato da realtà imprenditoriali profondamente radicate nei rispettivi territori. Pad Multienergy ha sede a Brescia e fa capo alle famiglie Zani Ondelli e Petrolini, Vega Carburanti a Mestre sotto la guida della famiglia Vianello, Toil a Napoli legata alla famiglia Toti, Dilella Invest a Bari riferibile alla famiglia Dilella, e infine Giap a Modica, espressione della famiglia Minardo. La varietà geografica dei soci riflette la natura nazionale e diffusa dell’operazione, unendo il Nord, il Centro e il Sud in un’unica strategia.
Come previsto dalla normativa, l’operazione sarà notificata e sottoposta all’autorizzazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Il consorzio si è avvalso di una squadra di advisor di primo piano: Mediobanca ed Equita Mid Cap Advisory per gli aspetti finanziari, Gianni & Origoni e Zaglio Orizio Braga e Associati per la consulenza legale, EY-Parthenon per la parte contabile e Pirola Pennuto Zei & Associati per quella fiscale.
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