Export Made in Italy: al via la “Misura India” di SIMEST


In un momento in cui l’economia globale è attraversata da forti tensioni geopolitiche e commerciali, l’Italia risponde con una strategia concreta di rafforzamento dell’export verso nuovi mercati emergenti. È in questo contesto che nasce la “Misura India”, una nuova iniziativa lanciata dal Governo italiano attraverso SIMEST, con l’obiettivo di sostenere le imprese nazionali nei loro progetti di internazionalizzazione verso il subcontinente asiatico.

A fare da cornice all’operazione è il Piano Mattei, che definisce le direttrici strategiche per rilanciare il ruolo dell’Italia nello scacchiere globale, con particolare attenzione alle relazioni economiche con il Sud globale. La misura si inserisce inoltre nel più ampio impianto del Fondo 394, uno degli strumenti più consolidati per sostenere l’internazionalizzazione delle PMI italiane, gestito da SIMEST in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Microcredito

per le aziende

 

Il target è chiaro: potenziare la presenza del Made in Italy in India, un mercato dinamico, in forte crescita, e sempre più centrale negli equilibri economici mondiali.

Il pacchetto finanziario complessivo è tutt’altro che marginale: 500 milioni di euro, stanziati per agevolare l’accesso delle imprese italiane al mercato indiano attraverso un mix di strumenti finanziari agevolati e soluzioni di export finance.

Nel dettaglio, le risorse sono così suddivise:

  • 200 milioni di euro saranno destinati a finanziamenti agevolati direttamente rivolti alle imprese, con condizioni estremamente vantaggiose.
  • i restanti 300 milioni di euro serviranno a potenziare gli strumenti di export finance, ovvero garanzie, coperture assicurative e prestiti specifici per facilitare l’accesso al credito e la realizzazione di contratti commerciali con controparti indiane.

Questa doppia leva permetterà di coprire un ampio spettro di esigenze: dalla promozione commerciale alla partecipazione a fiere, fino al consolidamento di filiere produttive e logistiche tra Italia e India.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

La misura prevede due canali principali di intervento, costruiti per accompagnare le aziende lungo tutte le fasi del percorso di penetrazione del mercato:

  1. Finanziamenti agevolati

Si tratta di prestiti a tasso calmierato, con un interesse massimo fissato allo 0,60% annuo, una delle condizioni più favorevoli oggi disponibili sul mercato.

La durata è prevista in sei anni, di cui:

  • due anni di pre-ammortamento;
  • quattro anni per la restituzione del capitale.

Questo strumento è particolarmente indicato per chi intende finanziare spese di marketing, creazione di sedi o joint venture locali, assunzione di personale, studi di fattibilità, e così via.

  1. Export finance agevolata

Oltre ai prestiti, le imprese potranno accedere a garanzie e strumenti assicurativi pubblici, volti a proteggere e facilitare l’esportazione di beni e servizi in India. Questa linea è rivolta soprattutto alle aziende con commesse importanti già avviate o in fase di negoziazione.

La delibera ufficiale della “Misura India” è stata approvata il 7 maggio 2025 dal Comitato Agevolazioni del MAECI (Ministero degli Esteri), dopo un primo annuncio istituzionale avvenuto durante la missione governativa a New Delhi l’11 aprile dello stesso anno.

Il via libera operativo è stato reso possibile dalla conversione in legge del Decreto Economia (DL 95/2025), approvata entro il 31 luglio 2025.

A questo punto, SIMEST ha annunciato che il portale dedicato sarà attivo dal 16 settembre 2025, ore 09:00, per la presentazione delle domande online. Le imprese interessate potranno candidarsi utilizzando la procedura per il progetto di “Affiancamento strategico per il mercato indiano”.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

La circolare attuativa che disciplina in dettaglio le condizioni, i requisiti e le modalità di accesso sarà pubblicata entro la fine dell’estate, in tempo utile per l’apertura ufficiale dello sportello.

La “Misura India” è rivolta in via prioritaria alle PMI italiane, ma è aperta anche a startup, PMI innovative e imprese più strutturate, a condizione che abbiano progetti di internazionalizzazione attivi o in fase di avvio in India.

Sono ammissibili:

  • Imprese con commesse o attività commerciali in India;
  • Aziende che esportano verso l’India o si approvvigionano da fornitori locali;
  • Società italiane fornitrici stabili di imprese già presenti in India (ad esempio, multinazionali o joint venture);
  • Imprese che abbiano un elevato profilo ESG (Environmental, Social and Governance);
  • Aziende con sede o stabilimenti nel Mezzogiorno, in ottica di riequilibrio territoriale.

L’India è oggi una delle economie a più rapida crescita al mondo. Con un PIL che si espande a ritmi superiori al 6% annuo e una classe media in forte espansione, il Paese rappresenta una piazza strategica per molte filiere produttive italiane: dalla meccanica alla moda, dall’agroalimentare alla farmaceutica.

La “Misura India” si propone di ridurre il rischio operativo e finanziario legato all’ingresso in questo mercato, offrendo strumenti concreti a supporto delle nostre imprese in un contesto globale in cui la diversificazione geografica è sempre più cruciale.



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