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L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) definisce le regole operative per applicare ai soggetti in disagio socio-economico lo “sconto” sulla bolletta Tari.
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Le indicazioni sono contente nella delibera Arera 29 luglio 2025, n. 355/2025/R/Rif, che fissa le modalità applicative relative alle agevolazioni tariffarie previste dalla normativa in favore di determinati utenti del servizio di gestione dei rifiuti (cd. bonus sociale rifiuti).
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Ricordiamo, infatti, che il Dpcm 21 gennaio 2025, n. 24 prevede uno “sconto” sulla tassa rifiuti e sulla tariffa corrispettiva per i soggetti in difficoltà economica. E che a coprire i mancati incassi dei Comuni è una voce di costo aggiuntiva che imprese e cittadini soggetti alla tassa/tariffa rifiuti devono pagare (per un importo di 6 euro in più ad utenza, come previsto dalle delibere Arera 1° aprile 2025, n. 133/2025/R/Rif e 15 aprile 2025, n. 176/2025/R/Rif).
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Con la delibera 355/2025/R/Rif Arera definisce, in particolare, le modalità di riconoscimento e quantificazione del bonus, che si applica automaticamente ai titolari di un’utenza a uso domestico che dimostrano redditi inferiori a determinate soglie (lo sconto verrà applicato sulla Tari 2026 in base all’Isee 2025).
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Il documento, inoltre, fissa le modalità di comunicazione dei dati tra le diverse Autorità competenti e gli adempimenti necessari per il monitoraggio delle procedure.
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