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Bilanci ambientali / Dichiarazioni ambientali / Rendicontazione – Report ambientali
Dall’Ue indicazioni utili alle micro, piccole e medie imprese che decidono di redigere volontariamente i report “Esg” o che devono fornire informazioni sulla sostenibilità alle grandi aziende con cui collaborano.
Le indicazioni sono contenute nella raccomandazione 2025/1710/Ue del 30 luglio 2025, con cui la Commissione europea “suggerisce” alle Pmi le informazioni da inserire nei propri report volontari sui fattori “Esg” (dall’inglese Environmental, social, governance). E che di fatto incorpora il primo documento sugli standard volontari di rendicontazione per le aziende non quotate pubblicato nel dicembre 2024 dall’Efrag (l’organismo che coopera con la Commissione Ue nel campo della rendicontazione aziendale).
La raccomandazione 2025/1710/Ue è utile, da un lato, per le micro imprese e le Pmi che volontariamente intendono fornire informazioni “Esg”, perché non obbligate in base all’attuale normativa (ricordiamo che lo saranno solo le Pmi quotate a partire dal 2029).
Dall’altro, rappresenta un supporto per le micro, piccole e medie imprese che ricevono richieste di informazioni sulla sostenibilità dalle grandi aziende che fanno parte della loro catena del valore e che sono obbligate per legge a redigere il report.
Direttiva sulla redazione dei bilanci delle società e delle relazioni di accompagnamento – Testo aggiornato alle modifiche introdotte dalla “Corporate Sustainability Reporting Directive (cd. direttiva “Csrc”) – Rendicontazione societaria di sostenibilità – Esg
Determinate imprese sono obbligate a fornire periodicamente informazioni relative all’impatto delle proprie attività sull’ambiente e sulla società. Tale obbligo, storicamente adempiuto attraverso il “bilancio di sostenibilità”, è stato ampliato dalla “direttiva Csrd” (Corporate Sustainability Reporting Directive), in Italia recepita con il Dlgs 125/2024, che ha introdotto al suo posto la nuova “rendicontazione di sostenibilità”. Di conseguenza, a partire dal 2025, le aziende già obbligate all’eco-bilancio devono fornire informazioni più dettagliate, elaborando e pubblicando annualmente un report basato sui cd. parametri “Esg” (Environmental, Social, Governance). Inoltre, dal 2026 anche molte imprese attualmente non tenute all’adempimento (come le grandi società non quotate) dovranno presentare annualmente i dati sugli aspetti ambientali, sociali e di governance. Dal 2027 sarà la volta delle Pmi quotate. Nel Dossier l’analisi delle nuove regole. Il documento è aggiornato agli standard pubblicati dall’Ue nell’agosto 2025 per i report volontari delle micro, piccole e medie imprese
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