Ok dall’Unificata, il MASE adotta il Conto Termico 3.0


Raggiunta l’intesa sullo schema di decreto MASE che aggiorna l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili

Finita l’attesa per il decreto di modifica del Conto termico

Fumata bianca per il Conto Termico 3.0. Il decreto che aggiorna gli incentivi alle rinnovabili termiche e ai piccoli interventi di efficienza energetica ha ricevuto oggi, 5 agosto 2025, il via libera in Conferenza Unificata. Il testo è ora pronto per la pubblicazione sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) per dare così il via al vero conto alla rovescia. Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto, infatti, il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) attiverà il portale informatico per la presentazione delle domande.

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Le novità del Conto Termico 3.0

Chi potrà fare richiesta? Amministrazioni pubbliche, privati, enti del terzo settore, consorzi, autorità portuali e società in-house.

Per la precisione l’ultima versione amplia la platea di soggetti beneficiari con gli enti del Terzo Settore equiparati alle amministrazioni pubbliche. Per quanto riguarda le rinnovabili, potranno sfruttare il meccanismo anche le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) o le configurazioni di autoconsumo diffuso. Sul fronte degli interventi di efficientamento, porte aperte per la prima volta anche agli edifici non residenziali privati, oltre a quelli della Pubblica Amministrazione (PA) già previsti dal regime.

Il budget? 900 milioni di euro, di cui 400 milioni destinati specificatamente alle PA e 500 milioni ai privati.

Incentivati impianti fotovoltaici, batterie e colonnine EV

Le novità più grandi del Conto Termico 3.0 riguardano i nuovi interventi possibili e la copertura della spesa.

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Tra le misure riguardanti l’efficientamento energetico degli edifici il meccanismo accoglierà anche l’installazione di moduli fotovoltaici, di sistemi di accumulo a batterie ad essi annessi e di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici. Unica condizione sine qua non: i lavori dovranno essere “trainati” dall’installazione di pompe di calore elettriche in sostituzione di un vecchio impianto termico.

L’incentivo assegnato rimane un contributo in conto capitale a copertura del 65% delle spese ammissibili. Tuttavia, sarà possibile arrivare al 100% in caso di lavori su edifici pubblici in comuni fino a 15.000 abitanti, scuole pubbliche, ospedali e strutture sanitarie pubbliche, comprese quelle residenziali, di cura, assistenza o ricovero.

“È un provvedimento molto atteso, soprattutto dagli enti locali, e per il quale il MASE ha lavorato con grande solerzia”, ha commentato soddisfatto il Ministro Gilberto Pichetto in una nota stampa. “Con le novità introdotte puntiamo a migliorare l’efficienza degli impianti termici negli edifici: una leva fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e contenere i costi dell’energia. Con il Conto Termico 3.0 rendiamo più semplice, accessibile ed efficace uno strumento già apprezzato da amministrazioni pubbliche, imprese e cittadini”.



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