L’Italia sta estendendo la sua Zona Economica Speciale alle regioni centrali Umbria e Marche, in un’iniziativa sostenuta dalla premier Giorgia Meloni e vista come una mossa strategica in vista delle importanti elezioni regionali.
La misura, approvata dal Consiglio dei ministri, era in precedenza limitata alle regioni meridionali e prevede sgravi fiscali e semplificazioni amministrative per le imprese nuove ed esistenti, con l’obiettivo di incentivare l’imprenditoria locale.
Meloni ha annunciato l’estensione durante una visita ufficiale nelle Marche il 4 agosto, affermando che l’intento è quello di “dare a questo territorio un’opportunità in più”.
Tuttavia, il tempismo dell’annuncio ha suscitato perplessità: alcuni osservatori ritengono che l’obiettivo sia quello di rafforzare le possibilità elettorali del suo partito in vista del voto regionale previsto per il 28 e 29 settembre.
Nonostante il sostegno della leadership nazionale, il presidente di regione uscente Francesco Acquaroli, esponente di Fratelli d’Italia, si trova ad affrontare una corsa serrata. I sondaggi indicano un leggero vantaggio per lo sfidante Matteo Ricci del Partito Democratico, all’opposizione.
Delle sei regioni che andranno al voto questo autunno, solo una – il Veneto – è considerata una vittoria sicura per la coalizione di centrodestra, aumentando la posta in gioco per Meloni e i suoi alleati.
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