Sbloccati 800 milioni per i finanziamenti a fondo perduto


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Negli ultimi anni stanno nascendo sempre più imprese in Italia, guidate soprattutto da giovani che hanno sfruttato i finanziamenti a fondo perduto, che non prevedono la restituzione del capitale né degli interessi. Sono erogazioni che possono essere fatte in favore di persone fisiche e di imprese.

A tal proposito arriva una bella notizia per i giovani che desiderano fare impresa: dopo circa un anno dall’approvazione del decreto Coesione, il Ministero del Lavoro tramite una nota ufficiale ha comunicato di aver avviato il decreto attuativo che sblocca 800 milioni di euro.

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Il Ministro ha sottolineato che l’obiettivo principale è ravviare l’imprenditoria italiana, ma anche aumentare l’occupazione dei giovani, soprattutto quelli che non studiano e che non lavorano, e dei disoccupati. I progetti sono finalizzati a supportare la nascita di attività autonome, sia imprenditoriali che professionali, anche tramite percorsi di formazione, tutoraggio e contributi economici per l’avvio.

Degli 800 milioni di euro stanziati, 700 provengono dal Fondo Sociale Europeo Plus e 100 milioni sono finanziati tramite il PNRR. Tra le misure principali, alle quali saranno destinati questi soldi, ci sono Autoimpiego Centro Nord e Resto al Sud 2.0.

Autoimpiego Centro Nord è destinato ai giovani under 35 residenti nel centro-nord Italia che si trovano in condizioni di marginalità, disoccupazione o inattività. I beneficiari possono accedere a contributi non rimborsabili fino a 30.000 euro per avviare la loro attività in forma singola o collettiva, o fino a 40.000 euro se sono previsti acquisti di beni o servizi innovativi, tecnologici e sostenibili. In alternativa sono disponibili anche contributi a fondo perduto fino al 65%.

I giovani imprenditori del Mezzogiorno possono invece beneficiare del bando Resto al Sud 2.0, che mette a disposizione un voucher iniziale fino a 50.000 euro e aiuti fino al 75% a fondo perduto per programmi di investimento fino a 120.000 euro. Per capire come fare domanda, quali sono i requisiti e come seguire il giusto iter burocratico per accedere alle risorse di Resto al Sud 2.0, può essere utile consultare siti verticalizzati come restoalsudcontributi.it.

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Possono fare domanda per queste misure principalmente i giovani con un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, che si trovano in una condizione di disoccupazione, inattività o fragilità sociale. Lo sblocco di questi 800 milioni dovrebbe dare una spinta decisiva all’imprenditoria italiana, soprattutto considerando che secondo le stime della relazione tecnica del Ministero, sarebbero almeno 15.000 le persone che possono beneficiare di queste misure, con una concentrazione del 65% nel Sud Italia. Una percentuale che conferma quanto l’imprenditoria meridionale si stia impegnando per crescere, dimostrando un grande dinamismo in questo particolare contesto storico.

È stato inoltre calcolato che l’importo medio per ogni contributo è di circa 40.000 euro, con una quota di cofinanziamento a carico dei beneficiari che varia a seconda dell’area geografica dove è stata richiesto il finanziamento.





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