L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale rafforza la protezione informatica del Paese: nuove strategie e investimenti


L’ACN, operativa dal 2021, rappresenta il quarto elemento del quadrilatero della sicurezza informatica del Paese, affiancandosi a intelligence, forze armate e polizia. La configurazione sottolinea l’importanza strategica attribuita alla protezione dello spazio cibernetico, in un contesto dove le minacce si moltiplicano quotidianamente.

Il fattore umano emerge come elemento critico nella strategia di difesa. L’Agenzia ha recentemente presentato un vademecum contenente dodici buone pratiche per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, riconoscendo che spesso sono i comportamenti inappropriati a esporre le organizzazioni a vulnerabilità informatiche. Parallelamente, è stata avviata una campagna specifica per le piccole e medie imprese, particolarmente vulnerabili ai crimini ransomware, realizzata in collaborazione con il Dipartimento per l’informazione e l’editoria.

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I ransomware rappresentano una minaccia in costante crescita, caratterizzata da meccanismi di ricatto che permettono ai criminali di sottrarre patrimoni informativi e reperire risorse per ulteriori azioni dannose. Le imprese risultano penalizzate soprattutto quando non dispongono di adeguati sistemi di backup, evidenziando l’importanza della prevenzione attraverso misure tecniche appropriate.

Intelligenza artificiale e innovazione tecnologica

L’intelligenza artificiale si configura come strumento fondamentale per il futuro della cybersicurezza. A livello normativo, l’AI Act europeo fornisce un quadro regolamentare che l’Italia considera positivo per disciplinare lo sviluppo di questa tecnologia1.

Sul fronte tecnologico, l’ACN ha inaugurato presso l’Università Federico II di Napoli la macchina di supercalcolo Megaride, inserita nel programma europeo di high performance computing (HPC). L’infrastruttura sarà utilizzata per il progetto Hypersoc, un’iniziativa che concentrerà dati e informazioni sulle minacce informatiche provenienti dai Security operation center (SOC) dei principali attori nazionali operanti negli ambienti critici del Paese.

L’obiettivo è sviluppare una conoscenza più approfondita delle minacce attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, consentendo anche analisi predittive. L’approccio evidenzia come innovazione e regolazione siano elementi funzionali l’uno all’altro nella strategia di protezione nazionale.

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Formazione e sviluppo delle competenze

Il potenziamento delle risorse umane rappresenta una priorità strategica per l’ACN, che ha indetto un concorso per 90 assunzioni a tempo indeterminato con orientamento tecnico-scientifico. Il personale qualificato costituisce il primo presidio contro gli attacchi informatici, sottolineando l’importanza degli investimenti in capitale umano.

Nel 2023, l’Agenzia ha stipulato un accordo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito per valorizzare le conoscenze di base in materia di cybersicurezza già a partire dalla scuola. L’iniziativa mira a costruire le fondamenta per una cittadinanza digitalmente consapevole, riconoscendo che la formazione deve iniziare dalle prime fasi dell’educazione per essere efficace.



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