Incentivi auto elettrica 2025: via a settembre ma non per tutti. Cosa c’è da sapere


Nel 2024 l’Italia ha continuato a utilizzare l’Ecobonus, l’incentivo statale che sostiene l’acquisto di veicoli a basse emissioni. Il decreto del 20maggio2024 stabiliva contributi variabili in base alla classe di emissione e alla presenza di una rottamazione: per auto elettriche (fascia 0-20g/km CO₂) il contributo senza rottamazione era di 6.000€, mentre con rottamazione arrivava a 11.000€ per Euro 0-2, 10.000€ per Euro3 e 9.000€ per Euro4; per auto plug-in (21-60g/km CO₂) gli importi variavano da 4.000€ senza rottamazione a 8.000€ con rottamazione (Euro0-2). Le persone fisiche con ISEE <30000€ potevano beneficiare di un incremento del 25%.

Nel corso del 2025 lo scenario è cambiato: la Legge di Bilancio non ha finanziato nuovi Ecobonus per i primi mesi dell’anno e le vendite di auto elettriche sono rimaste basse. Per accelerare la transizione, il governo ha deciso di usare risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) originariamente destinate alle colonnine di ricarica e ha annunciato un nuovo Ecobonus 2025 dedicato esclusivamente ai veicoli a batteria che entrerà in vigore dal settembre 2025. La misura, anticipata dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin durante un question time alla Camera, destina circa 600 milioni di euro a questo obiettivo

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Incentivi per l’auto elettrica del 2025

Il nuovo incentivo mira a sostituire almeno 39000 veicoli termici con veicoli a zero emissioni entro il 30 giugno 2026. La misura risponde alla necessità di ridurre le emissioni soprattutto nelle città e nelle aree metropolitane, dove la qualità dell’aria è più critica. Per questo motivo gli incentivi saranno accessibili solo ai residenti nelle “aree urbane funzionali” (Functional Urban Areas–FUA) definite dall’Istat come l’aggregato di una città e della sua area di pendolarismo. Chi non risiede in una FUA resterà escluso dagli incentivi.

Beneficiari e requisiti per gli incentivi dell’auto elettrica

Tra i beneficiari dei contributi, persone fisiche e microimprese.

  • Persone fisiche: devono essere residenti in una delle aree urbane funzionali e rottamare un veicolo termico (autovettura) di proprietà da almeno 12mesi. Solo l’acquisto di un’auto 100% elettrica di categoria M1 (trasporto fino a otto persone) è ammesso, sono escluse ibride e plug-in.
  • Microimprese: rientrano le microimprese che acquistano veicoli commerciali elettrici delle categorie N1 (massa ≤3,5t) e N2 (massa 3,5-12t). Anche in questo caso è obbligatoria la rottamazione di un veicolo termico.
  • ISEE del nucleo familiare: l’ammontare dell’incentivo varia in base all’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). È richiesto di presentare l’ISEE al concessionario/ piattaforma al momento della domanda.

Qual è l’incentivo massimo per l’acquisto di un’auto elettrica

Di seguito, il riepilogo di importi, categoria di beneficiario e incentivo massimo.

  • Condizione ISEE inferiore a 30000: incentivo massimo 11000 €. L’incentivo copre parte del prezzo d’acquisto dell’auto nuova elettrica; è obbligatoria la rottamazione di un veicolo termico.
  • Condizione ISEE superiore a 30000€ ma inferiore a 40000: incentivo massimo € 9000. Rottamazione obbligatoria.
  • Microimprese (veicoli N1–N2): 30% del prezzo di acquisto, massimo 20000€. Il contributo si calcola sul prezzo del veicolo commerciale elettrico, con rottamazione di un veicolo termico.

Requisiti per chiedere incentivi per l’acquisto di un’auto elettrica

Di seguito, i requisiti, oltre all’ISEE, per poter accedere ai contributi:

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  • Rottamazione obbligatoria: per usufruire del bonus è necessario consegnare per la demolizione un veicolo termico (benzina o diesel). Il veicolo rottamato deve essere intestato al richiedente da almeno 12 mesi.
  • Aree urbane funzionali (FUA): solo i residenti in queste aree possono accedere all’incentivo Le FUA comprendono la città e i comuni dove risiedono persone che pendolano per lavorare nella città.
  • Durata: l’iniziativa partirà a settembre 2025 e terminerà al 30 giugno 2026 o al termine dei fondi. Il ministro ha anticipato che sarà attivata una piattaforma informatica per presentare le domande, su cui saranno pubblicati i criteri definitivi e l’andamento delle risorse

Incentivi regionali e locali sull’acquisto di veicoli elettrici

Nel periodo in cui non erano attivi incentivi statali (inizio 2025) diverse amministrazioni regionali hanno introdotto contributi propri. Molti bandi restano validi nel secondo semestre 2025 e possono essere cumulati con altre agevolazioni solo se il decreto nazionale lo consentirà. Di seguito una panoramica.

  • Provincia Autonoma di Bolzano: fino al 30% del costo (max 12000€ per veicolo) per auto elettriche; 2000€ per BEV e 1000€ per ibride. Rivolto a residenti e imprese con sede in provincia; contributi anche per moto, ciclomotori elettrici e cargo-bike. Incentivi anche per infrastrutture di ricarica e per investimenti aziendali; domanda tramite portale provinciale.
  • Regione Lombardia (Bando Rinnova Veicoli 2024-2025): contributo a fondo perduto da 1500€ a 30000€ per veicolo, in funzione della categoria e della classe emissiva. Rivolto a micro, piccole e medie imprese (MPMI) con sede operativa in Lombardia; è richiesta la radiazione di veicoli benzina Euro2 o diesel Euro5 e l’acquisto di veicoli a zero o basse emissioni (categorie M1, M2, M3, N1, N2, N3). Ogni impresa può presentare fino a 4 domande. Periodo: 2 dicembre 2024–30 settembre 2025.
  • Regione Sicila: contributo a fondo perduto: 5000€ per auto elettrica; 2500€ per full-hybrid Euro6. Incentivi destinati a privati residenti; non è prevista rottamazione obbligatoria Decreto attuativo in fase di pubblicazione (estate 2025).
  • Regione Autonoma Valle d’Aosta: contributo pari a 50% della spesa con massimali di 9000€ (residenti over 35) e 12700€ (residenti under35). Maggiorazione del 10% per chi rottama veicoli Euro0-4. Rivolto a residenti e imprese con sede nella regione; contributo a fondo perduto per auto e veicoli a basse emissioni. Domande online; scadenza sul portale regionale (bandi 2024-2025).
  • Comune de L’Aquila: Bonus pari al 30% del prezzo: fino a 4000€ per privati e 8000€ per imprese/partite IVA. Rivolto a cittadini e imprese con sede nel Comune; i veicoli possono essere acquistati anche fuori regione ma devono restare in possesso del richiedente per almeno 5 anni. Domande fino al 31 dicembre 2025.

Bonus per le colonnine domestiche

Chi installa una wallbox domestica può ottenere un rimborso tramite il Bonus colonnine domestiche, promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e gestito da Invitalia. L’incentivo è un contributo in conto capitale pari all’80% delle spese ammissibili con un tetto di 1500€ per singolo utente privato e 8000€ per condominio. Per le installazioni effettuate tra l’1 gennaio 2024 e 31 dicembre 2024 le domande potevano essere presentate dal 29 aprile 2025 al 27 maggio 2025; la misura è stata chiusa dopo tale finestra, ma il ministero ha annunciato l’intenzione di riaprire il bando per il 2026.

Come richiedere l’incentivo (fase preliminare al decreto attuativo)

Di seguito i passaggi per richiedere il contributo:

  • Verifica della residenza: verificare se il proprio comune rientra tra le aree urbane funzionali (FUA) pubblicate da Istat. Solo i residenti in queste aree potranno presentare domandai.
  • Calcolo dell’ISEE: procurarsi una dichiarazione ISEE aggiornata per determinare la fascia di incentivo (inferiore a 30000€ o tra 30000–40000€). L’importo massimo sarà di 11000€ o 9000€ rispettivamente.
  • Rottamazione: assicurarsi di possedere un veicolo termico (autovettura per privati o veicolo commerciale per imprese) intestato da almeno 12mesi. La rottamazione è una condizione obbligatoria per accedere al contributo.
  • Scelta del veicolo: l’incentivo è riservato a auto 100% elettriche nuove (categoria M1 per privati o N1/N2 per imprese). Il veicolo deve essere immatricolato per la prima volta in Italia e avere un prezzo di listino (IVA esclusa) non superiore a 35000€ per la fascia 0-20g/km.
  • Accesso alla piattaforma: a ridosso dell’apertura (settembre2025) sarà attivata una piattaforma informatica per la prenotazione del bonus. Sul portale si dovranno inserire i dati del richiedente, l’ISEE, i dati del veicolo rottamato e la fattura pro forma del veicolo elettrico.
  • Conferma da parte del concessionario: il concessionario effettuerà la prenotazione dell’Ecobonus per conto del cliente e applicherà lo sconto in fase di acquisto.

Consigli per l’acquisto di un’auto elettrica

Una volta raccolti i prerequisiti, è consigliato muoversi tempestivamente:

  • Tempistica: con soli 600milioni di euro disponibili e l’obiettivo di almeno 39000 veicoli, il fondo potrebbe esaurirsi rapidamente. Gli interessati dovrebbero preparare la documentazione (ISEE, veicolo da rottamare, preventivi) in anticipo e monitorare la pubblicazione del decreto attuativo.
  • Influenza sull’offerta: l’incentivo potrebbe incentivare le case automobilistiche a proporre modelli elettrici entry-level (city-car e utilitarie) in fascia di prezzo idonea (circa 20-25000€). Alcuni articoli suggeriscono che l’offerta di city-car come Fiat Grande Panda o Renault 5 potrebbe diventare più competitiva.
  • Cumulo con incentivi regionali: molti bandi regionali non specificano se siano cumulabili con incentivi statali. In assenza di disposizioni chiare è prudente considerare che i contributi nazionali e regionali potrebbero non sommarsi integralmente.
  • Infrastrutture di ricarica: oltre all’acquisto del veicolo, gli utenti dovrebbero valutare l’installazione di wallbox domestiche (vedi bonus colonnine) e verificare la presenza di colonnine pubbliche nella propria area. Alcune regioni offrono contributi specifici per l’installazione di punti di ricarica

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