BeBeez Academy, in collaborazione con Digitiamo, lancia il corso AI e private capital. Iscrizioni early bird dal 1° settembre


In collaborazione con Digitiamo (gruppo Lio Factory), BeBeez Academy lancia un corso innovativo dedicato all’uso pratico dell’intelligenza artificiale nei processi d’investimento di private equity e nella gestione delle partecipate

Il corso, che sarà interamente online e articolato in 4 sessioni di 2 ore ciascuna, sarà disponibile in streaming nei giorni 2, 9, 16 e 23 ottobre e successivamente registrato. 

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Le iscrizioni al corso saranno aperte dal 1° al 30 settembre, ma è possibile segnalare già da ora il proprio interesse, senza impegno, compilando qui il form per ricevere l’intero programma. Sarete contattati da BeBeez alla data di apertura delle iscrizioni, per poter usufruire dello sconto early bird.

Con questa proposta BeBeez punta a supportare i propri lettori in questo momento di epocale trasformazione del modo di lavorare di tutti noi.

Già a fine 2023, circa il 10% delle società di investimento private aveva iniziato a utilizzare soluzioni basate sull’intelligenza artificiale per attività relativamente complesse, come l’identificazione di opportunità di investimento, la ricerca, l’origination di operazioni, la gestione dei contratti e la due diligence. Entro il 2028 questa quota potrebbe arrivare al 25% nei fondi mid-market. Lo aveva scritto poco più di un anno fa in un suo report Deloitte Insights, aggiungendo che, sulla base delle curve di adozione dei recenti progressi tecnologici, si stima che la percentuale di società attive negli investimenti in private markets che utilizzano l’intelligenza artificiale per applicazioni di complessità simile a quelle di cui sopra aumenterà di almeno il 30% nei prossimi cinque-sette anni. Non solo. La stima è che ogni anno circa il 40% delle aziende che utilizzano l’intelligenza artificiale per attività complesse potrebbe decidere di utilizzarla anche per attività ancora più complesse, come le valutazioni di portafoglio.

E in un’intervista pubblicata lo scorso marzo dal blog di S&P Global, Chris Sparenberg, responsabile di iLEVEL, il sistema operativo per i mercati privati di S&P Global, ha spiegato che l’espansione del private capital ha comportato una forte pressione su asset manager e allocatori per garantire maggiore trasparenza e granularità nei dati: le tradizionali fonti di reporting (PDF, fogli Excel) non sono infatti più sufficienti e la richiesta è ora quella di standard analitici simili a quelli dei mercati pubblici. Così l’AI entra in gioco, rendendo possibile l’automazione dei processi manuali di raccolta, pulizia e analisi dei dati, aumentando efficienza e precisione. Secondo Sparenberg, l’AI sarà fondamentale anche per migliorare la qualità dei dati stessi, identificando errori e rafforzando la ripetibilità del processo.

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Intanto, sul fronte dell’utilizzo delle AI per valorizzare le partecipate, Bain & Co nel suo Report sul Private Equity, pubblicato a inizio marzo (si veda altro articolo di BeBeez), aveva riferito i risultati di un sondaggio che aveva condotto tra investitori privati che rappresentavano 3,2 trilioni di dollari di asset in gestione a settembre 2024, che avevano detto che la maggior parte delle società nei loro portafogli era in una fase di test e sviluppo dell’IA generativa e che quasi il 20% delle aziende aveva reso operativi casi d’uso dell’IA generativa e stava ottenendo risultati concreti. In particolare il report di Bain & Co approfondisce quello che su questo fronte stanno facendo  da tempo colossi come Vista Equity Partners, Apollo Global Management e Hg Capital.

Mentre tra le mosse più recenti ricordiamo quella annunciata a inizio luglio da Schroders Capital, la divisione del gruppo Schroders specializzata nei mercati privati con un patrimonio gestito di 99,3 miliardi di dollari, che ha ampliato la propria gamma di strumenti avanzati di Intelligenza Artificiale con l’introduzione di un innovativo virtual investment committee agent con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il processo decisionale di investimento (si veda altro articolo di BeBeez). Sviluppata dal team di data science di Schroders Capital, questa soluzione proprietaria è stata progettata specificamente per affiancare la pre-esistente Generative AI Investment Analyst (GAiiA) del gruppo. Dal suo lancio, avvenuto 12 mesi fa (si veda qui il comunicato stampa di allora) GAiiA ha consentito ai professionisti del private equity di Schroders Capital di vagliare in modo efficiente grandi quantità di dati, accelerare la due diligence e redigere le prime bozze delle sintesi di investimento. Ora il nuovo agente virtuale del comitato di investimento è progettato per interagire perfettamente con GAiiA, esaminando i documenti preliminari prodotti da GAiiA e fornendo ulteriori approfondimenti su argomenti quali le dinamiche di settore, le considerazioni sui modelli di business e i fattori di rischio sulla base dei dati storici di investimento di Schroders Capital.

Ma se i grandi asset manager hanno imboccato per primi la strada dell’AI con investimenti di grande portata, non è detto che operatori di dimensioni più ridotte non possano cogliere per tempo questa opportunità. Il modo c’è, ma certo bisogna studiare, perché si tratta di un mondo nuovo.

Il corso di BeBeez, realizzato con Digitiamo, è appunto pensato per guidare i professionisti italiani e europei verso l’adozione concreta delle stesse tecnologie già integrate da grandi asset manager globali. Lo scopo è dotare gli investitori di una roadmap operativa, costruita su modelli replicabili e orientata a esportare questo vantaggio competitivo anche sulle partecipate. Un must per chi vuole restare competitivo sul nuovo terreno del private equity.

Contenuti chiave del programma:

  • Deal sourcing automatizzato tramite cose come screen semantici su testi, social big data e segnali di mercato

  • Valutazioni automatiche su multipli e previsione di performance delle aziende target

  • Strumenti di assistenza per la due diligence documentale e la modellistica finanziaria

  • AI‑driven operating models per la governance delle partecipate

  • Costruzione di pipelines predittive per benchmark di exit e valorizzazione

Scarica qui il programma e prenotati per l’iscrizione early bird a partire dal 1° settembre!



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