Dazi USA al 15%: CNA Federmoda Ancona esprime preoccupazione per le conseguenze per il settore moda


La Presidenza CNA Federmoda Ancona interviene con preoccupazione sul possibile riassetto delle tariffe doganali negli Stati Uniti, che prevederebbe un dazio del 15% su tutta la merce in ingresso.

Sul tema interviene Tommaso Bilancioni, imprenditore falconarese membro della Presidenza CNA Federmoda Ancona e proprietario del brand fly3 da anni attivo nel mercato statunitense.

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Ancora non è chiaro – sottolinea Bilancioni – se l’aliquota del 15% verrà applicata in modo uniforme a tutti i prodotti, o se si tratterà di una soglia minima. La differenza è sostanziale, e per il comparto moda può fare la differenza tra competitività e marginalità.”

Attualmente, fibre come il cotone e la lana sono soggette a dazi dal 16% al 20%. Un’eventuale riduzione al 15% renderebbe queste materie prime leggermente più competitive, anche se alcuni rumors dicono che i dazi superiori al 15% resterebbero invariati. Tuttavia, il vero nodo riguarda le cosiddette fibre nobili: il lino, il cashmere e la seta, oggi tassati sotto il 6%.

Se queste materie prime venissero colpite da un incremento fino al 15%, verrebbero meno le attuali condizioni di favore per l’esportazione. – evidenzia Bilancioni –. Un tale scenario renderebbe meno interessante l’uso di queste fibre nei prodotti destinati al mercato statunitense, con conseguenze dirette scelte delle materie prime.

Un simile scenario colpirebbe direttamente la fascia alta del Made in Italy, proprio quella che fa dell’eccellenza dei materiali uno dei suoi tratti distintivi.

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Non si tratta solo di una questione economica – conclude Bilancioni – ma una scelta che rischia di condizionare profondamente l’intero processo creativo e produttivo della moda italiana. Meno fibre nobili significa meno qualità, meno riconoscibilità e meno innovazione.”

CNA Federmoda Ancona seguirà con attenzione gli sviluppi del dossier e chiede alle istituzioni italiane ed europee di attivarsi per tutelare un settore strategico per l’economia e l’identità del Paese.



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