Ecogest spa, azienda di Cotignola di Ravenna, controllata dalla famiglia Molinari, attraverso la sua holding Greenway Group srl, e leader nel settore della manutenzione del verde su strade e autostrade, accelera sul proprio percorso di internazionalizzazione e costituisce Ecogest Usa, posizionandosi come operatore strategico nella transizione ecologica del comparto infrastrutturale nordamericano.
La nuova controllata, che avrà sede operativa negli Stati Uniti, rappresenta un’evoluzione naturale del percorso iniziato nel 2022 in Canada con Ecogest North America Inc. Fondata nell’ottobre 2021 e operativa dal 2023, la società canadese ha costruito rapidamente una solida presenza grazie a un portafoglio pluriennale strutturato su contratti ricorrenti, oggi pari a 5,3 milioni di dollari.
A rafforzare ulteriormente il presidio, lo scorso giugno Ecogest North America, che come Ecogest spa fa capo a Greenway Group, ha acquisito il 100% di Greenbrier Landscaping Inc, azienda attiva da oltre 25 anni nella manutenzione del verde urbano e infrastrutturale in Ontario, con un portafoglio pluriennale aggiuntivo di 9,1 milioni di dollari (si veda qui il comunicato stampa di allora). L’operazione, del valore di oltre 2,3 milioni di euro tra asset e backlog, ha consolidato la presenza industriale italiana in un mercato, quello del landscaping stradale nordamericano, che vale oltre 23 miliardi di dollari l’anno tra Canada e Usa. La chiusura segna anche un momento storico perché si tratta della prima acquisizione di rilievo nel settore del landscaping stradale fatta da una società italiana in Canada.
L’ingresso sul mercato statunitense mira ora a replicare, su scala ampliata, un modello operativo già validato: Ecogest Usa svilupperà un’infrastruttura industriale autonoma e flessibile, con una proiezione di crescita che prevede 30 milioni di dollari di portafoglio pluriennale entro il 2028, sostenuta da alleanze locali, commesse pubbliche e piani statali di resilienza infrastrutturale.
“Il mercato americano è oggi uno snodo strategico nella lotta agli effetti del cambiamento climatico sulle infrastrutture”, ha affermato Valerio Molinari, azionista di maggioranza e direttore operativo di Ecogest e rappresentante legale delle società estere. “Dopo il Canada, gli Stati Uniti rappresentano il passo successivo naturale. Il nostro è un modello industriale scalabile, in cui la manutenzione ambientale è leva strategica per la durabilità delle infrastrutture e la riduzione dei rischi ambientali. Siamo pronti a competere con una proposta di valore concreta e replicabile”.
La nuova entità statunitense sarà guidata da Valerio Molinari, affiancato nel board da Tommaso e Camilla Molinari, dal direttore generale Pietro Torchi, dal partner canadese Fernando Tito e da Roberta Marcenaro, figura chiave per l’ingresso sul mercato Usa. Il piano operativo include la creazione di una holding nordamericana entro il 2026, che coordinerà le attività tra Stati Uniti e Canada e fungerà da piattaforma per investimenti congiunti, anche in partnership con soggetti istituzionali e industriali.
Con oltre 60 anni di storia e una solida reputazione come player europeo della sostenibilità applicata all’ingegneria stradale, Ecogest in Italia gestisce circa 8.200 km di rete stradale e autostradale in 14 regioni, posizionandosi come il primo operatore nazionale del settore e tra i primi 10 in Europa. La società italiana ha chiuso il bilancio 2024 con 15,4 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 4,2 e un debito finanziario netto di 9,1 (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Ma Greenway Group ha un obiettivo ben più ambizioso, cioé arrivare “a un volume prossimo ai 50-60 milioni per poi fare un passaggio di apertura a investitori istituzionali, meno speculativi possibile”, aveva detto a BeBeez Valerio Molinari lo scorso novembre (si veda altro articolo di BeBeez).
“La sfida è costruire valore duraturo: economico, ambientale e sociale. L’esperienza maturata in Italia e in Canada ci consente oggi di offrire know-how, affidabilità e solidità finanziaria a un mercato americano sempre più attento all’impatto ambientale delle infrastrutture”, ha ora aggiunto l’imprenditore, che ha continuato: “Il nostro percorso di crescita continua con nuovi progetti in fase di sviluppo in Nord America e in regioni strategiche per il mercato italiano come la Lombardia”.
Nelle prossime settimane prenderà il via un roadshow operativo tra Washington, New York, Boston e Toronto, con incontri mirati con autorità federali, concessionari, fondi infrastrutturali e stakeholder di settore. Il Gruppo è già attivo nella costruzione di una rete di relazioni strategiche lungo la East Coast, in vista dell’avvio dei primi cantieri USA entro il 2026, e il rafforzamento della posizione esistente sul mercato canadese.
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