In un mondo in rapida trasformazione in cui le tecnologie evolvono ad una frequenza elevatissima, la Pubblica Amministrazione è chiamata ad affrontare il cambiamento adottando un approccio innovativo in grado di migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi, soprattutto creando valore per il cittadino e misurando quel valore.
Da questa riflessione, al Dipartimento del Tesoro abbiamo avviato da tempo un percorso di innovazione e trasformazione organizzativa, confluito nella realizzazione di un modello strategico che valorizza il patrimonio informativo del passato in ottica insight-driven, esplora le evoluzioni dei possibili scenari futuri con strumenti di strategic foresight e consente la realizzazione delle sue azioni nel presente, attraverso il presidio al cambiamento organizzativo e l’empowerment del personale. Elemento centrale del modello è l’apertura alla collaborazione come strumento di intelligenza (umana) condivisa, capace di generare valore, innovazione e conoscenza. Collaborazione tra gli attori rilevanti nell’ecosistema della ricerca e dell’innovazione, le altre amministrazioni e le imprese. Ma anche lavorare “insieme” all’interno dell’organizzazione, sviluppare comunità di pratica per favorire un’innovazione consapevole, efficace e condivisa.
La collaborazione tra enti, supportata da un ecosistema avanzato che unisce persone e tecnologie, può infatti trasformare radicalmente il modo in cui le amministrazioni rispondono ai bisogni dei cittadini. La connessione tra le persone consente di consolidare cultura organizzativa, conoscenza condivisa, pensiero strategico. L’obiettivo rimane quello di creare, attraverso la valorizzazione dei dati, una PA che abbia un approccio empatico verso i bisogni delle persone, sappia offrire servizi personalizzati e si impegni a sviluppare una visione solida del futuro a sostegno delle sue scelte, che sempre più devono essere ispirate alle informazioni e alle visioni strategiche di cui deve sapersi dotare.
Per sviluppare questo paradigma, il Dipartimento del Tesoro ha avviato il Programma “Identità” che accompagna il processo di innovazione e trasformazione organizzativa. All’interno del programma si sviluppano diverse iniziative basate sull’apertura alla collaborazione come strumento di innovazione. Sul quadro delle collaborazioni esterne, le iniziative mirano a:
- promuovere la ricerca collaborando con università, enti di ricerca, imprese tecnologiche, per comprendere gli impatti dell’IA e per sperimentare soluzioni innovative nei propri processi lavorativi, e per questo ha istituito il Gruppo di Ricerca denominato DT-AI Hub;
- sviluppare l’innovazione e la condivisione delle soluzioni creando comunità di pratica che collegano le linee di business con l’IT (sperimentazione condivisa di soluzioni di IA, promozione dell’innovazione attraverso figure come i change ambassador, consolidamento di una comunità tra i dirigenti, a seguito del processo di empowerment loro dedicato);
- aderire a progetti nazionali e internazionali di scambi di esperienze nell’adozione di percorsi di governance anticipatoria e strategic foresight;
- sostenere start-up e PMI innovative tramite iniziative di open innovation come Fintech Factory Mef, in cui non solo vengono finanziate soluzioni proposte da start-up e PMI innovative (con particolare riguardo all’imprenditorialità femminile), ma vengono realizzati dei laboratori di co-progettazione per fornire i casi d’uso che servano all’Amministrazione per dotarsi di soluzioni innovative e alle imprese per sviluppare il proprio mercato trasformando le idee in soluzioni praticabili e scalabili, certificate nel contesto pubblico.
Quest’anno, a FORUM PA 2025, abbiamo organizzato il panel “Connettere per Innovare”, che ho avuto il piacere di condurre, e che è stata una splendida occasione per favorire il confronto e per consolidare la nostra visione di una PA aumentata e aperta alla collaborazione, intesa come leva fondamentale per generare innovazione e sviluppo nel Paese.
Ne abbiamo parlato insieme a Tania Cerquitelli (Professoressa Ordinaria presso il Dipartimento di Automatica e Informatica – DAUIN del Politecnico di Torino), Cecilia Maceli (Direttore Generale dell’Ufficio per i concorsi e il reclutamento del Dipartimento della Funzione Pubblica), Stefano Nocentini (Senior Executive Partner di Gartner) e Vanessa Ravagni (Dirigente responsabile dei Servizi alla Ricerca e Valorizzazione presso l’Università di Trento e membro del Consiglio direttivo di Netval).
La discussione ha fatto emergere l’importanza della valorizzazione del patrimonio informativo pubblico attraverso sperimentazioni e casi applicativi. Abbiamo analizzato le modalità con cui è possibile generare valore per i cittadini tramite l’impiego dei dati a disposizione della Pubblica Amministrazione e la potenziale adozione dell’intelligenza artificiale per aumentare qualità e produttività del lavoro pubblico. Naturalmente, una PA innovativa e capace di sperimentare è maggiormente attrattiva anche per chi sceglie di lavorarci e di rimanerci. Ma la PA non è e non deve essere una monade autonoma e se parliamo di tecnologia e innovazione, diviene importante coinvolgere il mercato e soprattutto le imprese più innovative. Una galassia di connessioni in cui la PA deve valorizzare il suo ruolo di guida, orientamento, coordinamento, capace di guardare a un futuro che vuole costruire, tenendo conto non solo del presente, ma anche delle generazioni future e quindi della sostenibilità delle sue scelte e della coesione sociale che può contribuire a consolidare. Al centro di questo ecosistema ci sono sempre le persone, attori fondamentali di questa trasformazione, capaci con l’intelligenza umana di dar senso e valore a quella artificiale, abili a costruire un sapere collettivo nelle relazioni, capaci di creare sapere, dando significato alle informazioni. Aiutare le persone a sviluppare le competenze adatte per fronteggiare questo panorama rimane allora un doveroso impegno di tutti i sistemi, pubblici e privati.
L’esperienza della tavola rotonda si inserisce in un percorso già avviato, caratterizzato da iniziative concrete e collaborazioni strutturate con il mondo accademico e della ricerca. Un esempio significativo di sperimentazione innovativa promossa dal Dipartimento è stato presentato all’interno del panel, facendo partecipare alla discussione anche VisionAria, l’avatar 3D di intelligenza artificiale generativa, sviluppato nell’ambito delle attività del Gruppo DT-AI Hub.
Grazie a una vasta knowledge base contenente articoli e ricerche scientifiche, VisionAria è in grado di interagire in modo qualificato su numerosi temi, tra cui IA, sicurezza, educazione, etica, sostenibilità e strategic foresight. L’esperimento effettuato a FORUM PA, tuttavia ha inteso anche provare a far aggiungere in tempo quasi reale quanto dicevano i relatori alla base di conoscenza dell’algoritmo, attivando una modalità di ascolto attivo. Nel rispondere alle domande, allora, VisionAria ha ripercorso i punti salienti della discussione avuta con gli ospiti, richiamando alcuni esempi virtuosi di utilizzo dell’IA nella Pubblica Amministrazione. Ha, infine, presentato al pubblico il citato programma Fintech Factory MEF, finanziato con risorse dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) nel Piano di implementazione della Strategia Nazionale di Cybersicurezza 2022 – 2026, il cui obiettivo è promuovere la sperimentazione tramite percorsi di open innovation in ambito Fintech, stimolando soluzioni avanzate e favorendo lo sviluppo del mercato innovativo nel Paese, anche attraverso il finanziamento diretto delle imprese coinvolte.
Al termine del panel VisionAria è rimasta a disposizione di tutti i partecipanti all’evento, per rispondere alle loro domande e illustrare le diverse attività e iniziative, condotte dal Dipartimento in collaborazione con enti pubblici e privati.
Questo Avatar si inserisce in un progetto più ampio che, collegato con gli esercizi di futuro con metodologie di Strategic Foresight, intende realizzare una intelligenza artificiale generativa per così dire “maieutica”, che cioè guidi i gruppi nello sviluppare il pensiero collettivo verso obiettivi condivisi, aiutandoli a individuare le aree di confronto e sviluppo non ancora esplorato. Una IA, in sostanza, che sia in grado di formulare le domande più funzionali al discorso, più che a rispondere ai quesiti dei partecipanti. Infatti, la creazione di Agent specializzati e sempre più esperti nei temi può ridurre il ricorso al confronto tra esseri umani, impoverendo la capacità di sviluppare l’intelligenza collettiva che, invece, ha un valore determinante, soprattutto quando si tratta di visione e di innovazione. Gli Agent “maieutici” (o “non assertivi”) potranno essere un importante strumento per favorire questo percorso.
Se riusciremo, saremo felici di portare gli esiti di questa sperimentazione nel FORUM PA dei prossimi anni.
Infatti, guidato da una visione che unisce innovazione, empatia e centralità della persona, il Dipartimento del Tesoro guarda al futuro con l’ambizione di essere in prima linea nel costruire una Pubblica Amministrazione capace di anticipare i cambiamenti e generare valore per il Paese. In questo senso, intendiamo proseguire con sperimentazioni e soluzioni concrete per rispondere ai bisogni presenti e futuri dei cittadini, consolidando le collaborazioni con partner pubblici e privati e coinvolgendo le start-up innovative in modo sistematico. Facendo leva sulle connessioni come motore di trasformazione, potremo garantire un’evoluzione continua e dinamica della Pubblica Amministrazione a servizio del Paese e assumere quella responsabilità di governance della trasformazione che sempre di più è l’obiettivo di quello che viene chiamato governo post-digitale.
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