Fatto il decreto, trovate le risorse, per gli ITS arriverà il tempo delle scelte: grazie ai 130 milioni di euro di risorse residue del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), le Fondazioni potranno investire nel potenziamento e nella realizzazione di nuovi laboratori didattici altamente innovativi, contribuendo a rafforzare il sistema di formazione terziaria professionalizzante, “in linea con i bisogni delle imprese e con le sfide della transizione digitale e green”.
Le risorse, che si aggiungono ai circa 514 milioni già assegnati alle Fondazioni ITS per il potenziamento dei laboratori formativi, saranno infatti destinate esclusivamente a laboratori nuovi o al potenziamento di quelli esistenti non ancora finanziati. Fino al 30% dei fondi potrà essere utilizzato per interventi edilizi, qualora strettamente necessari e funzionali all’attività laboratoriale.
Gli ITS dovranno attuare le strategie più opportune per valorizzare i proventi ottenuti, scegliendo partner in grado di apportare non solo tecnologie ma anche una visione più profonda, che possa fare da volano anche ad aspetti come orientation, onboarding e networking, fondamentali per il successo del sistema, oltre a quelli più legati alla docenza e all’apprendimento.
Per comprendere come avviene lo sviluppo di attività laboratoriali e didattiche innovative al servizio della formazione tecnologica superiore TuttoITS ha incontrato Gualtiero Carraro, che insieme al fratello Roberto ha fondato e amministra Carraro LAB, realtà che sviluppa piattaforme, tecnologie e contenuti innovativi nei settori più avanzati dei media digitali, concentrando una parte rilevante delle sue attività anche nel mondo delle ITS Academy.
“Veniamo da un lungo percorso nella innovazione, vissuto sviluppando piattaforme per il settore fieristico in tutte le filiere industriali, producendo migliaia di siti web e asset digitali per PMI, creando tecnologie e contenuti per grandi brand italiani ed esteri. Intendiamo oggi mettere queste competenze a disposizione del sistema ITS Academy, in particolare in questa fase dedicata allo sviluppo di nuove attività laboratoriali e didattiche” spiega a TuttoITS Gualtiero Carraro: imprenditore, autore e ricercatore digitale, è vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali e creatore di centinai di opere multimediali (tra cui iDante, la prima App per iPad italiana e Roma Virtual History, entrata nella top ten della APP più vendute negli USA, citata al Moma.
Carraro, da cosa nasce l’intesa con il mondo ITS, oltre al tema dell’incontro tra domanda degli Istituti e offerta di Carraro LAB?
L’affinità che stiamo avvertendo con il mondo degli ITS Academy deriva da un comune orientamento verso l’innovazione tecnologica e il futuro delle professioni. Probabilmente per la prima volta in Italia incontriamo una comunità educativa non finalizzata a creare profili accademici, o all’opposto addetti a servizi professionali di base, ma figure con competenze tecnologiche e manageriali avanzate e rispondenti alle esigenze del sistema delle imprese. Con gli ITS Academy è possibile condividere progetti altamente innovativi e vederli realizzati in pochi mesi, al passo con l’evoluzione ormai accelerata della tecnologia. Dirigenti e studenti non si spaventano di fronte all’innovazione, ma anzi sono disponibili a sviluppare percorsi di Innovation Design introducendo tecnologie avanzate e sperimentando nuovi prodotti e servizi. Ci sembra di vedere finalmente la “ricerca applicata” che mancava in Italia.
Come riuscite a co-progettare laboratori innovativi con gli ITS Academy?
Abbiamo costruito una metodologia originale di co-progettazione personalizzata dei laboratori. Si parte dall’ascolto delle esigenze formative e dalla condivisione degli obiettivi didattici. La progettazione dei laboratori prosegue con la presentazione delle nostre piattaforme tecnologiche, combinata con gli esempi di applicazione alle filiere economiche e produttive. Si condividono quindi i contenuti specializzati e si procede con la produzione, che può essere sia a distanza che sul territorio, realizzando ad esempio riprese immersive con i nostri operatori specializzati che vanno in affiancamento a docenti e studenti. Procediamo quindi con la formazione all’uso delle tecnologie in chiave creativa, per consentire all’ITS Academy di sviluppare ulteriori moduli laboratoriali personalizzati oltre al primo prodotto insieme a loro
Facciamo qualche esempio di laboratori già realizzati per gli ITS Academy in tutta Italia.
Con IAT Academy Lake Como abbiamo co-progettato un laboratorio dedicato alla creazione di un nuovo attrattore turistico-culturale, i “Comacini, masters of cathedrals” che è stato presentato al congresso internazionale Unesco-Unevoc. Con ITS Academy trasporti e mobilità sostenibile di Catania abbiamo elaborato il laboratorio “Microlingua LAB” presentato a Job& Orienta e sul Sole 24 ore. In occasione del G7 di Fasano è stato creato il laboratorio su Turismo e Intelligenza Artificiale, culminato con il video “Virgilio nelle Terre del G7” con ITS Turismo Puglia. Abbiamo altri casi interessanti con ITS Green, Tirreno e ITS ATE (Accademia Tecnologica Edilizia). Il laboratorio Meta-Mirror è stato introdotto in diversi ITS e adesso è diventato un servizio innovativo di marketing immersivo adottato dalla Regione Basilicata. Insomma, con la metodologia dell’Innovation Design dalla didattica sperimentale si passa alla applicazione nel mondo reale.
Come pensate di contribuire, più in profondità, alla crescita del sistema ITS italiano?
Abbiamo lavorato anche con realtà del sistema duale tedesco, con l’istituto INDIRE, con il MIM e con istituzioni come Unesco Unevoc (international centre for technical and vocational education and training). Partendo da queste esperienze, abbiamo sviluppato una analisi delle esigenze del sistema ITS Academy italiano, che sintetizziamo in 5 pilastri, coerenti anche con il sistema di monitoraggio di INDIRE. E quindi, orientamento scolastico, promozione e attrattività, al fine di aumentare le domande di iscrizione; onboarding, per aumentare il tasso di conversione tra domande e iscrizioni effettive; didattica immersiva e con AI a cura dei docenti sul fronte della docenza, per creare una didattica attrattiva. E ancora apprendimento, con strumenti AI e XR di autoapprendimento, per aumentare i diplomi e le competenze e infine networking: Attività di relazione con aziende e territori, fiere ed eventi, per far crescere il tasso di occupazione post-diploma.
I nostri laboratori sono pensati per contribuire alla crescita del sistema ITS in tutti questi 5 punti strategici.
Oltre alla sfida tecnologica, vedete anche una opportunità culturale?
Certamente sì. Pensiamo che si possa creare una nuova cultura dell’istruzione professionalizzante in Italia, finora emarginata da una priorità umanistica (lo posso dire essendo laureato in filosofia teoretica) e accademica. Il nostro impegno è sempre stato quello di creare una “scuola del futuro”, cioè un ambiente educativo dove si studia il futuro e si pratica l’innovazione sul campo. Ne ho parlato con il commissario europeo Thierry Breton a Bruxelles, quando abbiamo presentato il progetto dei laboratori “XR Skill” nel 2023, ma anche sui principali media nazionali. Il sistema ITS deve uscire dalla precedente marginalità mediatica e diventare protagonista, con un nuovo messaggio di innovazione e apertura al futuro rivolto alle nuove generazioni ma anche alle imprese. Siamo impegnati, a fianco delle Fondazioni, anche su questo fronte culturale e mediatico.
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