Italia leader negli investimenti esteri in Europa, superati Germania e Francia


L’Italia si conferma una destinazione altamente appetibile per gli investimenti stranieri, superando le economie europee più forti come Germania e Francia. È quanto emerso dalla recente riunione del Comitato Attrazione Investimenti Esteri (CAIE), tenutasi presso Palazzo Piacentini sotto la presidenza del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

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Nel corso dell’incontro, il Ministro Urso ha evidenziato come l’Italia, grazie ai dati del 2024, risulti essere il paese più attraente in Europa per investimenti esteri greenfield, ovvero dedicati alla creazione di nuove strutture. In particolare, il valore degli investimenti ha superato quota 35 miliardi di euro, consentendo all’Italia di affermarsi su Germania e Francia.

Secondo quanto dichiarato dal ministro, questo risultato deriva soprattutto dalla solidità politica e dalla capacità di resilienza del tessuto produttivo nazionale, elementi fondamentali agli occhi degli investitori stranieri. Tali fattori hanno migliorato significativamente la percezione internazionale del Paese, consolidandone la reputazione in termini di affidabilità e capacità operativa.

Strumenti di supporto agli investimenti: il ruolo dello Sportello Unico Invest in Italy

Dal 2022, con l’istituzione dello Sportello Unico Invest in Italy, il sistema nazionale per l’attrazione degli investimenti ha avuto un notevole incremento. Attraverso questa piattaforma, infatti, le imprese straniere possono essere accompagnate durante l’intero processo di investimento, dalla fase negoziale fino all’effettiva realizzazione del progetto.

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Ad oggi, sono disponibili 218 strumenti e incentivi finanziari, tra agevolazioni nazionali e regionali, insieme ad una mappatura di circa 300 siti pubblici immediatamente utilizzabili, sia per nuove realizzazioni (greenfield) che per riconversioni (brownfield), oltre a siti di tipo logistico.

Progetti gestiti e impatto occupazionale

I dati presentati durante la riunione dimostrano una forte capacità di gestione e attrazione degli investimenti. Negli ultimi tre anni, infatti, il CAIE ha seguito complessivamente 745 progetti qualificati, dei quali 71 già conclusi. Attualmente sono oltre 61 i progetti strategici in corso, per un valore stimato superiore a 43 miliardi di euro, con un impatto occupazionale previsto di circa 24.300 posti di lavoro.

Nel solo primo semestre 2025, si contano già 214 nuove iniziative monitorate, di cui 8 completate per un valore complessivo di 565 milioni di euro e la creazione di 782 nuovi posti di lavoro. I settori prioritari di questi investimenti sono stati soprattutto energia, farmaceutica e scienze della vita, automotive, difesa, batterie, logistica e idrogeno. Dal punto di vista geografico, gli Stati Uniti si confermano il primo investitore estero in Italia, con una quota pari al 16% del totale, dimostrando stabilità nonostante il generale calo degli investimenti americani in Europa (-11% nel 2024).

Le recenti riforme normative: più poteri al CAIE e iter autorizzativi snelliti

Negli ultimi dodici mesi, l’Italia ha avviato un’importante stagione di riforme normative mirate a migliorare ulteriormente l’attrattività per i capitali esteri. Tra le più rilevanti c’è sicuramente il Decreto-Legge 14 marzo 2025 n.25, con il quale sono stati estesi i poteri del CAIE, rafforzata l’Unità di missione per attrazione e sblocco investimenti (UMASI), e introdotto uno strumento innovativo per accelerare i grandi programmi strategici.

Con la norma approvata, il Consiglio dei Ministri può ora dichiarare ufficialmente “di interesse strategico nazionale” i programmi d’investimento superiori a un miliardo di euro, attivando così un percorso autorizzativo semplificato ed eventualmente nominando un Commissario Straordinario incaricato della gestione e del coordinamento burocratico-amministrativo.

I programmi già dichiarati strategici nazionali

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Attualmente sono già tre i progetti dichiarati strategici nazionali dal governo italiano:

  • Silicon Box: realizzazione a Novara del primo impianto europeo dedicato all’assemblaggio avanzato dei semiconduttori.
  • Amazon Web Services: due nuovi data center in Lombardia per ampliare la capacità del cloud computing.
  • Novo Nordisk: ampliamento dello stabilimento produttivo farmaceutico ad Anagni.

Nelle ultime settimane, inoltre, altri dieci progetti hanno avviato il loro iter di valutazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in attesa di essere riconosciuti ufficialmente come investimenti strategici.

Rafforzare sinergia tra Governo e territori

Uno degli obiettivi chiave della recente riunione è stato il consolidamento del coordinamento tra il governo centrale e gli enti territoriali. Hanno partecipato infatti, oltre ai ministri competenti, rappresentanti delle Regioni, Province autonome e altre entità del sistema nazionale dell’attrazione degli investimenti, tra cui ICE e Invitalia, con l’intento di migliorare ulteriormente la collaborazione per l’attuazione efficace e rapida dei progetti strategici sul territorio.

Foto: MIMIT





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