Bonus lavoratori autonomi 2025, da quando si può richiedere il voucher di 50 mila euro?


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Si attende la pubblicazione del decreto con il termine per presentare la domanda per l’incentivo destinato a chi vuole avviare una nuova attività.

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Bonus lavoratori autonomi 2025, da quando si può richiedere il voucher di 50 mila euro?

Prendono forma i due bonus a favore dei lavoratori autonomi e liberi professionisti per avviare un’attività nel 2025. Si tratta degli incentivi a fondo perduto di importo fino a 50 mila euro previsti dal decreto Coesione per l’Autoimpiego e Resto al Sud 2.0 a vantaggio dei giovani fino a 35 anni di età. Per la presentazione della domanda è necessario prestare la massima attenzione perché le risorse stanziate dal governo, pari a 576 milioni di euro, si assegneranno con un click day. Non è stata fissata ancora la data precisa ma, nei giorni scorsi, i ministeri del Lavoro e dell’Economia hanno firmato il decreto attuativo al Dl 60 del 2024 («decreto Coesione»). Quel che manca per dare l’avvio alle domande è, dunque, il solo provvedimento del direttore generale del ministero del Lavoro.

Quali bonus lavoratori autonomi si possono avere nel 2025?

Nel dettaglio, l’Autoimpiego consente di finanziare l’avvio di attività autonome di giovani disoccupati, inoccupati e inattivi, anche iscritti al programma di Garanzia per l’occupabilità dei lavoratori (Gol), incluse le società tra professionisti e le attività di libera professione. I fondi, pari a circa 250 milioni di euro, sono destinati alle domande dei giovani residenti nelle regioni del Centro e del Nord Italia. In caso di esito positivo della richiesta, gli interessati potranno ottenere un contributo a fondo perduto dell’importo di 30 mila euro. La soglia può aumentare a 40 mila euro nel caso in cui, tra le spese ammissibili, dovessero rientrare quelle per i servizi digitali e innovativi. Il bonus Resto al Sud 2.0 ha lo stesso funzionamento e destina 356,4 milioni di euro mediante la distribuzione di contributi a fondo perduto per l’avvio di una nuova attività autonoma, anche da libero professionista, per un importo rispettivamente di 40 o 50 mila euro
Il ministro Marina Elvira Calderone (Ansafoto).

Si avvicina la data per la richiesta dei bonus a favore dei giorni lavoratori autonomi tra i 18 e i 35 anni di età, per l’avvio di uno studio professionale. Si tratta delle due misure gemelle «Autoimpiego» e «Resto al Sud», quest’ultima nella versione 2.0 rivista e potenziata, a favore delle quali il decreto attuativo al Dl «Coesione» ha stanziato risorse per 576 milioni di euro. I due bonus differiscono per la diversa collocazione territoriale e per l’importo più alto stanziato per le domande provenienti dal Mezzogiorno. Nel dettaglio, l’Autoimpiego consente di finanziare l’avvio di attività autonome di giovani disoccupati, inoccupati e inattivi, anche iscritti al programma di Garanzia per l’occupabilità dei lavoratori (Gol), incluse le società tra professionisti e le attività di libera professione. I fondi, pari a circa 250 milioni di euro, sono destinati alle domande dei giovani residenti nelle regioni del Centro-Nord Italia. In caso di esito positivo della richiesta, gli interessati potranno ottenere un contributo a fondo perduto di 30 mila euro. La soglia può aumentare a 40 mila euro nel caso in cui, tra le spese ammissibili, dovessero rientrare quelle per i servizi digitali e innovativi. Il bonus Resto al Sud 2.0 ha lo stesso funzionamento e destina 356,4 milioni di euro mediante la distribuzione di voucher per l’avvio di una nuova attività autonoma, anche da libero professionista, per un importo rispettivamente di 40 o 50 mila euro.

Quando si possono presentare le domande dei bonus autonomi 2025?

I giorni che separano dall’uscita del click day potranno servire agli interessati a familiarizzare con le modalità di presentazione della domanda e con le spese ammissibili, che comprendono arredi, programmi e licenze informatici, consulenze per sviluppare soluzioni, servizi e prodotti, sviluppo di siti internet e del brand. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo al decreto «Coesione» dei prossimi giorni, nel termine di ulteriori 90 giorni dovrà essere pubblicato il provvedimento del direttore generale del ministero del Lavoro che conterrà, tra le altre informazioni, la data per trasmettere l’istanza mediante click day e procedura a sportello.



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