Con l’approvazione definitiva del Ddl Agricoltura 2025, l’Italia si dota di un quadro normativo aggiornato per sostenere la transizione del settore agricolo.
Il provvedimento rappresenta una risposta concreta alle sfide della modernizzazione, del ricambio generazionale e della sostenibilità ambientale. La legge, promossa dal Ministero dell’Agricoltura, interviene in modo trasversale: dalla fiscalità al credito, fino agli investimenti in innovazione e alle filiere produttive.
Sostegno ai giovani agricoltori e aree interne
Uno degli obiettivi principali del Ddl è favorire l’ingresso dei giovani nel settore agricolo, oggi in forte crisi demografica. Il provvedimento introduce meccanismi di agevolazione per l’accesso alla terra, al credito e ai fondi strutturali europei. I giovani under 40 avranno priorità nei bandi pubblici e potranno beneficiare di incentivi fiscali, semplificazioni burocratiche e percorsi di formazione dedicati, anche attraverso le università agrarie e i centri di ricerca.
Particolare attenzione è riservata alle aree interne e marginali, per contrastare lo spopolamento e rilanciare l’economia rurale.
Filiere Made in Italy e tecnologie digitali
Il Ddl prevede azioni mirate per lo sviluppo delle filiere agroalimentari, con un focus sulla tracciabilità, la certificazione di qualità e la promozione internazionale. Viene incentivata l’adozione di tecnologie digitali, con contributi per agricoltura di precisione, sensori intelligenti, droni e strumenti per il monitoraggio dei suoli e delle colture. Si punta così a rafforzare la competitività del Made in Italy nel contesto europeo e globale, in linea con gli obiettivi del Green Deal.
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