Dal “DL Coesione” 800 mln per giovani professionisti e autonomi


Ci sono anche i giovani professionisti e gli autonomi tra i beneficiari degli 800 milioni di euro stanziati con la recente firma del decreto attuativo delle misure “Autoimpiego Centro Nord Italia” e “Resto al Sud 2.0”, contenute negli articoli 17 e 18 del cosiddetto “Decreto Coesione” (D.L. n. 60/2024, convertito con modificazioni dalla legge 4 luglio 2024, n. 95), riguardanti appunto gli incentivi per l’autoimpiego ed il lavoro autonomo e professionale.

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Il provvedimento, ora al vaglio degli organi di controllo, è stato recentemente siglato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, in accordo con il Ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. È finanziato con 800 milioni di euro, 700 milioni dei quali provenienti dal Fondo Sociale Europeo Plus e 100 milioni dal programma GOL del PNRR, così ripartiti: 356 mln. di euro per “Resto al Sud”; 220 mln. di euro per “Autoimpiego Centro-Nord”; 75 mln. di euro per servizi di tutoring di Invitalia; 49mln. di euro per gli oneri di gestione.

Come spiegato dai responsabili dei dicasteri coinvolti, l’obiettivo è “promuovere l’inclusione attiva e l’inserimento lavorativo attraverso misure specifiche a sostegno dell’avvio di iniziative di lavoro autonomo, imprenditoriale e libero-professionali rivolte ai giovani”, di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, disoccupati da almeno un anno, inattivi, in condizioni di fragilità sociale, vittime di discriminazione.

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Le spese ammesse a finanziamento concernono tre tipologie di attività:

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  1. a) servizi di formazione e supporto alla fase progettuale iniziale, definiti in base alle esigenze territoriali e in collaborazione con le Regioni, coerentemente con i Programmi “Giovani, Donne e Lavoro” e GOL;
  2. b) tutoraggio, volto a sviluppare le competenze e ad accompagnare i beneficiari nella fase di avvio e gestione dell’attività;
  3. c) incentivi economici, concessi ai destinatari delle misure per facilitare l’avvio concreto dell’iniziativa imprenditoriale o professionale.

Nel dettaglio, la misura pensata per il Centro-Nord concede incentivi economici che includono: un voucher di avvio fino a 40mila euro e contributi a fondo perduto pari al 65% o al 60%, rispettivamente per investimenti di massimo 120mila euro e per spese comprese tra 120mila e 200 mila euro.

Per il Sud sono, invece, previsti: un voucher iniziale di massimo 40mila euro, non rimborsabile, per l’acquisto di beni e servizi per l’avviamento di attività aventi sede legale nelle regioni colpite dai sismi del 2009 e del 2016 o nel Mezzogiorno. Il sostegno ammonta a 50mila euro se i beni ed i servizi da acquisire sono di natura tecnologica oppure orientati al conseguimento del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale. Gli importi accordati possono aumentare ulteriormente fino al 70% ed al 75%.

Per quanto riguarda l’autoimpiego ed il tutoraggio, potrà essere fornita assistenza per 5mila euro ripartiti anche in più tranche da: Invitalia sotto forma di supporto tecnico-operativo (4mila euro) e dall’Ente Nazionale per il Microcredito (1mille euro) per la pianificazione strategica ed il marketing.

Ammessi al beneficio anche i percorsi che richiedono l’iscrizione ad Ordini o Collegi professionali

Una volta che il Ministero del Lavoro avrà stabilito con apposito provvedimento la data di apertura delle domande, queste potranno essere inviate in formato digitale alla piattaforma online di INVITALIA, quale soggetto attuatore delle misure deputato ad esaminare le istanze in base ad una procedura a sportello, con valutazione della qualità dei progetti e della documentazione prodotta.

È consigliabile (non obbligatorio), ai fini del punteggio, partecipare ai corsi formativi erogati dall’Ente Nazionale per il Microcredito.

Il contributo economico può essere esclusivamente combinato con l’anticipo della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) riservata all’autoimprenditorialità ed è soggetto a verifiche, controlli e revoche, in caso di irregolarità.



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