Sostegno alle imprese, nuova occupazione e attenzione a giovani, donne e soggetti svantaggiati: la Giunta comunale di Quartu lancia un piano da 560mila euro in due anni per rilanciare il tessuto produttivo locale. In arrivo contributi, agevolazioni e prestiti a tasso zero per start-up e attività già esistenti. Promuovere la nascita di nuove imprese, sostenere la crescita, l’innovazione e la competitività di quelle già esistenti, favorire l’occupazione stabile, con attenzione prioritaria a giovani, donne e soggetti svantaggiati. Con queste finalità l’Amministrazione comunale è pronta a rendere pubblico il bando De Minimis, un investimento di oltre mezzo milione di euro che intende sostenere e rilanciare il tessuto produttivo locale. Tutto previsto nell’apposito regolamento, studiato dall’Amministrazione comunale per definire nel dettaglio i principi per le agevolazioni, che verranno concesse nel rispetto dei massimali previsti dal
Regolamento UE 2023/2831, senza alterare significativamente la concorrenza e senza richiedere notifica alla Commissione Europea. Il Comune investirà complessivamente 560mila euro, tra 2025 (200mila) e 2026 (360mila). Nello specifico sono previsti contributi a fondo perduto per investimenti produttivi e innovativi (rispettivamente 100mila e 210mila), prestiti agevolati a tasso zero (60mila e 90mila), voucher per digitalizzazione,
sostenibilità, innovazione e formazione imprenditoriale (20mila e 30mila), agevolazioni fiscali sui tributi
comunali per nuove attività e investimenti qualificati (sotto forma di minori investimenti stimati; 10mila e
15mila), contributi per la partecipazione a fiere, missioni e processi di internazionalizzazione (5mila e
7.5mila), incentivi per progetti collaborativi, reti di impresa e distretti locali (5mila e 7.5mila).
Potranno beneficiare degli aiuti comunali le micro, piccole e medie imprese, già costituite o di nuova costituzione, comprese le start-up, con sede e unità operativa nel Comune. Sono ammissibili i benefici a tutti i settori economici, con priorità per turismo, commercio, artigianato e servizi. E poi si guarda alle attività innovative, digitali e green, alle imprese sociali e, nei limiti del De Minimis agricolo, al settore agricolo e
agroalimentare. La predisposizione dei bandi attuativi sarà cura degli uffici competenti, con le domande che saranno valutate secondo criteri oggettivi, quali qualità e sostenibilità del progetto, creazione di nuova occupazione, livello di innovazione tecnologica o ambientale, impatto sociale e territoriale. Il Comune costituirà poi un sistema strutturato di monitoraggio e verifica; i risultati saranno infatti oggetto di report periodici e rendicontazione pubblica. “Dopo l’adozione della Giunta, la bozza di regolamento andrà all’esame del Consiglio comunale – spiega l’Assessora alle Attività Produttive Rossana Perra -. Vogliamo utilizzare in maniera sostenibile le risorse pubbliche per incentivare la nascita, la crescita e l’innovazione delle piccole e medie imprese, per sostenere l’occupazione e la transizione ecologica, favorire la competitività delle imprese presenti nel
territorio e promuovere l’internazionalizzazione. Gli aiuti intendono offrire un’opportunità anche alle categorie svantaggiate, interessando quindi portatori di invalidità e soggetti che in qualche misura hanno
incontrato delle difficoltà oggettive dovute a condizioni soggettive. Puntiamo soprattutto su turismo,
commercio, servizi e nell’ambito della normativa specifica anche agricoltura. Riteniamo che possa esserci
una discreta partecipazione, per poi sostenere complessivamente 45-50 interventi”.
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