Quartu, contributi per le imprese cittadine: il Comune stanzia 560mila euro


Promuovere la nascita di nuove imprese, sostenere la crescita, l’innovazione e la competitività di quelle già esistenti, favorire l’occupazione stabile, con attenzione prioritaria a giovani, donne e soggetti svantaggiati. Obiettivi dell’amministrazione comunale contenuti nella delibera sul de minimis approvata dalla Giunta, con tanto di regolamento e indirizzi per predisporre il bando e ripartire i contributi.

Il fondo stanziato dal Comune è di 560mila euro, 200mila per quest’anno e 360mila per il 2026. Nello specifico sono previsti contributi a fondo perduto per investimenti produttivi e innovativi (rispettivamente 100mila e 210mila), prestiti agevolati a tasso zero (60mila e 90mila), voucher per digitalizzazione, sostenibilità, innovazione e formazione imprenditoriale (20mila e 30mila), agevolazioni fiscali sui tributi comunali per nuove attività e investimenti qualificati (sotto forma di minori investimenti stimati; 10mila e 15mila), contributi per la partecipazione a fiere, missioni e processi di internazionalizzazione (5mila e 7mila e 500), stessi importi nel caso di incentivi per progetti collaborativi, reti di impresa e distretti locali.

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Potranno beneficiare degli aiuti comunali le micro, piccole e medie imprese, già costituite o di nuova costituzione, comprese le start-up, con sede e unità operativa nel Comune. Sono ammissibili i benefici a tutti i settori economici, con priorità per turismo, commercio, artigianato e servizi. E poi si guarda alle attività innovative, digitali e green, alle imprese sociali e, nei limiti del de minimis agricolo, al settore agricolo e agroalimentare.

Gli uffici comunali si dovranno occupare di predisporre il bando. “Dopo l’adozione della Giunta, la bozza di regolamento andrà all’esame del Consiglio comunale – spiega l’assessora alle Attività produttive Rossana Perra -. Vogliamo utilizzare in maniera sostenibile le risorse pubbliche per incentivare la nascita, la crescita e l’innovazione delle piccole e medie imprese, per sostenere l’occupazione e la transizione ecologica, favorire la competitività delle imprese presenti nel territorio e promuovere l’internazionalizzazione. Gli aiuti intendono offrire un’opportunità anche alle categorie svantaggiate, interessando quindi portatori di invalidità e soggetti che in qualche misura hanno incontrato delle difficoltà oggettive dovute a condizioni soggettive. Puntiamo soprattutto su turismo, commercio, servizi e nell’ambito della normativa specifica anche agricoltura. Riteniamo che possa esserci una discreta partecipazione, per poi sostenere complessivamente 45-50 interventi”.

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