Bruxelles – La Banca europea degli investimenti al soccorso delle farmacie italiane. In arrivo dall’istituto europeo 100 milioni di euro per Banca Ifis, che raddoppia e porta il totale a 200 milioni, con cui verrà favorito l’accesso ai finanziamenti per gli esercizi commerciali, sostenendo imprenditoria femminile e coesione regionale.
L’annuncio congiunto di Bei e Banca Ifis, datato 25 luglio, saluta la firma di un accordo da 200 milioni (forniti per metà da ciascun istituto) “per sostenere lo sviluppo delle farmacie in Italia, con particolare attenzione all’imprenditoria femminile e alle regioni di coesione”. A darne notizia sono le vicepresidenti delle due banche, rispettivamente Gelsomina Viglitotti e Rosalba Benedetto.
Per Vigliotti si tratta di “un ulteriore passo verso un’economia più inclusiva, dinamica e sostenibile” che finirà per favorire “crescita, innovazione e coesione sociale”. Benedetto sottolinea come l’accordo permetta di mantenere “la vicinanza alle piccole e medie imprese italiane e l’impegno a supportare la parità di genere e l’imprenditoria femminile”.
La somma di 100 milioni che la Bei mette a disposizione di Banca Ifis si divide in due contratti da 50 milioni ciascuno, destinati a dar vita a linee di credito con tassi d’interesse vantaggiosi. Banca Ifis raddoppia il plafond disponibile per le farmacie del Belpaese aggiungendo altri 100 milioni. Le nuove risorse saranno disponibili tramite Credifarma, istituto finanziario controllato da Banca Ifis e dedicato al sostegno del settore.
Almeno il 30 per cento delle risorse totali, cioè almeno 60 milioni, dovrà essere destinato all’imprenditoria femminile, cioè agli esercizi in cui almeno il 51 per cento del capitale sociale sia detenuto da donne, quelli in cui la direzione tecnica è affidata ad una donna, oppure in cui siano adottate politiche inclusive per promuovere l’occupazione femminile. Attenzione speciale sarà dedicata anche alle farmacie situate nelle regioni beneficiarie dei fondi europei di coesione.
Quello odierno è il sesto accordo siglato da Bei e Banca Ifis dal 2019. Negli ultimi sei anni, i due istituti hanno messo a disposizione delle pmi italiane oltre 800 milioni di euro.
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