A quasi due anni dalla chiusura, la ricostruzione del ponte di ferro tra Muravera e Villaputzu resta impantanata tra ritardi, inadempienze e mancanza di risposte concrete. A denunciarlo è il consigliere regionale Stefano Schirru (Alleanza Sardegna), che ha depositato un’interrogazione urgente rivolta alla Presidente della Regione e all’Assessore ai Lavori Pubblici.
“La situazione del ponte di ferro tra Muravera e Villaputzu è ormai diventata emblema dell’incapacità amministrativa di questa Giunta regionale. A quasi 600 giorni dalla chiusura, i cittadini del Sarrabus continuano a subire disagi gravissimi senza avere risposte certe sui tempi di riapertura e sulla sicurezza dei collegamenti alternativi”, ha affermato Schirru.
Il ponte è stato chiuso l’8 dicembre 2023 per il degrado strutturale delle travi in ferro. La ricostruzione, inizialmente prevista entro giugno 2025, ha subito un brusco rallentamento dopo la sospensione del cantiere per gravi inadempienze dell’impresa appaltatrice. La nuova data stimata per la riapertura è ora spostata all’estate 2026.
“È inaccettabile che un’opera così strategica sia ostaggio di ritardi, contenziosi e approssimazione amministrativa – ha dichiarato –. In un territorio già fragile dal punto di vista della viabilità, questo blocco sta compromettendo attività economiche, servizi sanitari, mobilità scolastica e turismo”.
Nell’interrogazione vengono chiesti chiarimenti sullo stato del Tavolo tecnico permanente, sull’utilizzo degli stanziamenti regionali (oltre un milione di euro), sui tempi aggiornati di esecuzione, sulle responsabilità contrattuali e sulle prospettive per il potenziamento della rete viaria del Sarrabus-Gerrei.
“La Regione non può più nascondersi dietro i verbali tecnici. Serve una cabina di regia che vigili, intervenga e soprattutto informi i cittadini. Il Tavolo tecnico deve diventare uno strumento operativo, non un alibi istituzionale”, ha aggiunto.
Schirru si è detto particolarmente critico anche sulla viabilità alternativa realizzata in emergenza: “Il guado realizzato con 200.000 euro pubblici è una soluzione inefficace e insicura. La Regione sta mettendo a rischio l’incolumità di chi lo percorre ogni giorno”.
Infine, il consigliere ha chiesto di valutare la revoca dell’appalto e l’indizione di una nuova gara d’appalto, come richiesto anche da sindaci e comitati civici locali. “Non si può continuare a perdere tempo. Il Sarrabus ha già pagato troppo. È ora che la Regione dia risposte serie, puntuali e trasparenti”, ha concluso. (ilsarrabus.news)
:
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link