Fino a 50.000 euro per giovani under 35: così puoi dare una svolta alla tua vita.
Superati i 30 anni, se non si ha una vita lavorativa soddisfacente si potrebbe avvertire un senso di frustrazione o inadeguatezza. Tuttavia, sono numerose le attività che si potrebbero intraprendere, magari anche in proprio, per dare una svolta alla propria vita e il 2025 è l’anno migliore per farlo.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha ufficialmente firmato il decreto attuativo previsto dal Decreto Coesione, introducendo nuove misure di sostegno al lavoro autonomo e all’inclusione attiva. L’obiettivo è incentivare l’avvio di attività professionali e imprenditoriali da parte dei giovani under 35 che si trovano in condizioni di difficoltà economica o sociale.
50.000 per gli Under 35 che vogliono mettersi in proprio
In particolar modo, il decreto si rivolge a chi è disoccupato, inoccupato, inattivo oppure destinatario di misure del programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori), o a chi vive situazioni di marginalità o discriminazione.
I beneficiari previsti dal decreto possono realizzare iniziative economiche attraverso l’apertura di partita IVA, la creazione di un’impresa individuale o società, o l’avvio di un’attività libero-professionale anche in forma associata.
Il provvedimento prevede due strumenti distinti in base all’area geografica di residenza. Per i giovani residenti nelle regioni del Centro e del Nord Italia è disponibile la misura Autoimpiego Centro Nord Italia, che offre voucher da 30.000 a 40.000 euro e un finanziamento in regime de minimis per sostenere l’avvio dell’attività.
Per chi invece risiede nel Mezzogiorno, è prevista l’iniziativa Resto al Sud 2.0, con un voucher tra i 40.000 e i 50.000 euro e un ulteriore finanziamento agevolato che può coprire fino al 75% delle spese sostenute. In questo caso, l’intervento è arricchito da percorsi di formazione, tutoraggio e accompagnamento alla progettazione preliminare.
Ogni iniziativa finanziata beneficia anche di servizi di tutoring del valore complessivo di 5.000 euro. Il tutoring tecnico, a cura di esperti di Invitalia, supporta l’impresa nella fase iniziale, con assistenza amministrativa, rendicontazione delle spese e monitoraggio costante dell’avanzamento. È inoltre garantito un affiancamento personalizzato, utile per affrontare eventuali criticità ed evitare la revoca delle agevolazioni.
Il tutoring gestionale, invece, è pensato per accompagnare i beneficiari nella penetrazione del mercato e nella gestione dell’attività, con consulenze in ambiti fondamentali come marketing, gestione finanziaria, contrattualistica e rapporti con fornitori e istituti di credito. Entrambi i tutoraggi puntano a fornire strumenti concreti per costruire imprese solide, consapevoli e sostenibili nel tempo.
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