Gasolio agricolo agevolato: allarme delle imprese, “Sistema informatico al collasso, danni gravissimi al settore” – OndaTv


All’Aquila, nella Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale, è andato in scena un grido d’allarme condiviso da tutto il mondo agricolo abruzzese. Il tema è il gasolio agricolo agevolato (UMA), strumento fondamentale per oltre 20.000 aziende sul territorio, che però oggi è bloccato da inefficienze, ritardi e malfunzionamenti della nuova piattaforma informatica. A denunciare la situazione sono Antonio Blasioli, vicepresidente del Consiglio regionale, e Dino Pepe, consigliere regionale ed ex assessore all’Agricoltura. Durante l’audizione con le associazioni di categoria, i due consiglieri hanno raccolto una serie di segnalazioni allarmanti: sistema digitale non funzionante, pratiche ferme, assegnazioni irregolari e perfino sanzioni ingiuste alle aziende per colpe che non sono loro. «La piattaforma digitale avviata nel 2024 è un disastro – spiegano Blasioli e Pepe –. Le pratiche non si caricano, i dati AGEA non sono stati utilizzati, e molte imprese hanno dovuto acquistare gasolio a prezzo pieno, con un aggravio economico insostenibile. A peggiorare le cose, alcune aziende sono state persino multate per ritardi causati da problemi tecnici del sistema». Il paradosso è evidente: le imprese agricole si trovano costrette a pagare di più, a subire controlli e sanzioni, e a combattere contro una burocrazia digitale che invece di semplificare, complica tutto. A peggiorare la situazione, un taglio drastico ai fondi per la gestione della piattaforma: dai 53.000 euro del 2023 agli attuali 17.640 euro, cifra giudicata «del tutto insufficiente» dai consiglieri. «Il sistema UMA – aggiungono – è una colonna portante per il settore primario: garantisce ogni anno 60 milioni di litri di gasolio agevolato, con uno sgravio fiscale di circa 45 milioni di euro. In una fase storica segnata da rincari, eventi climatici estremi e difficoltà strutturali, non si può accettare che la Regione penalizzi ulteriormente il comparto agricolo con inefficienze gestionali». Un primo passo è stato fatto con l’approvazione di un emendamento per incrementare il fondo UMA di 145.000 euro, ma per Blasioli e Pepe non basta: serve un tavolo operativo permanente, con tecnici, associazioni, consiglieri e Regione, per costruire una piattaforma stabile, interna, funzionante e dotata di personale dedicato. «Non si tratta solo di tecnologia – concludono –. I disagi non sono errori marginali, ma veri e propri danni a un settore strategico. Se la Regione non agirà subito, torneremo a sollevare il problema. Il mondo agricolo non può più aspettare, né continuare a pagare il prezzo di scelte sbagliate».





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