Bnl Bnp Paribas, nel 2Q 2025 utile ante imposte a €185 mln (+37,3%), spese operative in calo del 12,4% e raccolta indiretta a +4,7%

Bnl Bnp Paribas chiude un secondo trimestre molto positivo, con un utile ante imposte di 185 milioni di euro al 30 giugno, in crescita del 37,3% rispetto all’anno precedente.

Nonostante un leggero calo dell’1,5% dei depositi, soprattutto nel segmento imprese, in un contesto di mercato competitivo, la banca ha mostrato resilienza. Anche i prestiti sono diminuiti leggermente (-0,8% al netto dei crediti deteriorati), ma i finanziamenti alle imprese si sono mantenuti stabili, bilanciando il calo dei mutui, influenzati da un approccio più selettivo.

La raccolta indiretta (che include fondi comuni, assicurazioni sulla vita e portafogli titoli) è cresciuta del 4,7% su base annua, trainata in particolare dai fondi comuni e dalle assicurazioni. A livello di gruppo, il secondo trimestre ha visto una forte crescita sia nella raccolta lorda che nell’utile ante imposte, con il comparto del risparmio che ha segnato un aumento del 38% nella raccolta lorda, anche grazie alla nuova alleanza commerciale con Bcc Banca Iccrea.

Nel Private Banking, la raccolta netta è stata di 0,5 miliardi di euro, mentre il margine di intermediazione si è attestato a 690 milioni, in calo del 4,6% annuo a causa della forte concorrenza su depositi e mutui. Le commissioni si sono mantenute stabili rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, una volta esclusi effetti straordinari.

Sul fronte dei costi, le spese operative sono scese del 12,4% a 426 milioni, grazie a misure strutturali di contenimento dei costi. Questo ha portato a un risultato operativo lordo in crescita dell’11,4%, pari a 264 milioni di euro.

Anche il costo del rischio è migliorato, scendendo a 69 milioni, equivalenti a 38 punti base in rapporto ai prestiti alla clientela.

Dopo aver assegnato parte dei risultati del Private Banking alla divisione Wealth Management (Ips), la Banca Commerciale di Bnl ha chiuso il trimestre con un utile ante imposte di 185 milioni, segnando un forte incremento grazie alla solida gestione operativa e alla riduzione del rischio di credito.