Banca Progetto, il Tribunale di Milano revoca l’amministrazione giudiziaria. Avanti con la cessione




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Venerdì 24 il Tribunale di Milano ha revocato in anticipo l’amministrazione giudiziaria di Banca Progetto, istituita mesi fa nell’ambito di un’inchiesta su presunti finanziamenti a società legate alla ’ndrangheta.

La misura era stata richiesta dal pm Paolo Storari della Procura di Milano. Il Tribunale ha ora preso atto della «reazione totalmente positiva» della banca alla misura applicata, della sua «fattiva collaborazione» e dei «concreti interventi adottati» per il superamento delle criticità riscontrate, si legge nel decreto di revoca. Il provvedimento è insomma un segnale di fiducia verso il percorso di risanamento intrapreso dall’istituto milanese.

Quanto fatto finora «consente di affermare che la progressiva opera di ulteriore contenimento del rischio di comportamenti devianti o anche soltanto inappropriati ha raggiunto un livello spiccatamente alto, realizzando ed esaurendo le finalità proprie della misura di prevenzione», che avrebbe dovuto originariamente durare 12 mesi.

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Il lavoro dei commissari

I commissari Lodovico Mazzolin e Livia Casale, supportati dal team di Boston Consulting Group (Bcg), hanno da poco concluso un’analisi approfondita del portafoglio attivo della banca. Il lavoro ha portato a una vera e propria pulizia degli asset, con particolare attenzione alla qualità dei prestiti alle imprese e alla solidità delle garanzie statali sottostanti. 

Verso la cessione: due scenari possibili

Il nodo cruciale per il futuro della banca rimane la sua cessione. L’advisor Lazard, incaricato di gestire la vendita, ha raccolto diverse manifestazioni di interesse da parte di potenziali acquirenti. Le offerte vincolanti erano previste per la scorsa domenica, ma la raccolta delle proposte è ancora in corso. Sul tavolo due possibili strade: l’ingresso di una grande banca oppure l’intervento di un istituto medio-piccolo, probabilmente in un’operazione più ampia che coinvolga anche soggetti istituzionali come Fitd (Fondo interbancario di tutela dei depositi), Mcc (Mediocredito Centrale) o Amco.

I potenziali acquirenti e la rapidità di Bankitalia

Tra i soggetti interessati al dossier spiccano Aidexa, il fondo Davidson Kempner, una cordata composta da Jc Fowlers e Oaktree (attuale proprietario), e in posizione più defilata CF+. L’obiettivo di Bankitalia è chiudere l’operazione in tempi brevi, per garantire la stabilità del sistema bancario e favorire una rapida uscita della banca dalla fase di crisi. (riproduzione riservata)



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