“L’annuncio del ministro Francesco Lollobrigida e del governo Meloni di stanziare ben più di un miliardo di euro all’agricoltura italiana per il triennio 2026-2028 è quanto di meglio si potesse auspicare per il settore. Il ddl collegato alla finanziaria, il così detto ‘ColtivaItalia’, rappresenta un’iniezione di liquidità senza precedenti. A giovarne, saranno prioritariamente il settore olivicolo, le filiere dei cereali e proteine vegetali destinate alla mangimistica e il settore dell’allevamento, per cui sono stati stanziati 300 milioni cada uno, poi il collegato prevede 10 milioni per la stabilizzazione dei mercati, 150 milioni per il ricambio generazionale e 13,5 milioni per ricerca, innovazione e semplificazione.
Nonostante i tagli ipotizzati dalla Commissione europea per la Pac, non abbiamo alcuna intenzione di abbandonare i nostri agricoltori. Il governo Meloni ed il ministro Lollobrigida stanno correndo spediti verso la realizzazione di politiche incisive tese alla sovranità alimentare ed al consolidamento delle filiere strategiche. Grazie a queste politiche e a queste azioni lungimiranti, il governo sta facendo tornare l’Italia una potenza del settore primario”. Lo dichiara Marco Cerreto, deputato campano di Fratelli d’Italia e capogruppo in commissione Agricoltura.
“Un piano ambizioso che interviene su più fronti con misure concrete e risorse mirate. Penso ai contratti di filiera per il frumento, con crediti d’imposta dal 20% al 40% e prezzi stabiliti per tutta la durata del contratto (da 3 a 5 anni), per tutelare il reddito degli agricoltori e contrastare le oscillazioni del mercato. Parliamo poi dei 8.417 ettari di terreni agricoli in comodato gratuito per 10 anni ai giovani tra i 18 e i 41 anni, con possibilità di acquisto al 50% del valore iniziale.
Viene poi garantito l’accesso al credito agevolato per giovani e donne in agricoltura, per favorire il ricambio generazionale in un settore dove l’Italia è solo 20ª in Europa per titolari under 40 e si stabilisce una moratoria di 12 mesi sui mutui per le imprese colpite da epizoozie, a tutela della sostenibilità economica delle aziende zootecniche. Digitalizzazione e ricerca, con investimenti in aeromeccanica di precisione, intelligenza artificiale e meccatronica, e l’assunzione di 45 ricercatori CREA per potenziare l’innovazione nel settore agricolo. ColtivaItalia non è uno slogan: è una visione strutturale per un comparto che rappresenta identità, lavoro e futuro”, aggiunge Cristina Almici, deputato di Fratelli d’Italia in Commissione Agricoltura alla Camera.
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