Sitael, azienda italiana del settore spaziale e parte di Angel Holding, martedì 22 luglio nella sede pisana di Ospedaletto ha lanciato la nuova Smart Space Factory 4.0, un centro tecnologico all’avanguardia interamente dedicato alla produzione in serie di motori elettrici a effetto Hall per satelliti. “Un passo decisivo per la capacità industriale del Paese nel settore della propulsione spaziale”, ha dichiarato Chiara Pertosa, CEO di Sitael.
La factory
Il sito è stato realizzato nello stabilimento totalmente rinnovato con un’estensione di 300 metri quadrati di camera pulita ISO-8, dotata di cinque camere termo-vuoto, una tavola vibrante per simulare le condizioni di lancio, e linee di assemblaggio dedicate al montaggio e collaudo dei motori elettrici e dei relativi sistemi fluidici. Oggi l’azienda è capace di produrre decine di motori l’anno, e annuncia di avere margini di espansione futuri.
Parte del progetto pubblico-privato ‘Space Factory 4.0’ in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana e finanziato dal Pnrr, il sito pisano ospita anche il più grande Simulatore Spaziale d’Europa, infrastruttura chiave per testare le prestazioni dei motori in ambiente spaziale simulato.
“La propulsione elettrica è una competenza distintiva di Sitael nel panorama italiano, e in Europa la nostra credibilità è cresciuta moltissimo grazie alla validazione in orbita del motore elettrico MicroHETSat, il cui elemento chiave, il catodo, è stato acceso ad oggi più di 3500 volte – ha spiegato la CEO Pertosa – la fabbrica dei motori è un sogno che si realizza, perché non è stato facile arrivare fino a qui: produrre in serie tecnologia con un complesso ciclo di produzione e test, in ambiente controllato non è banale. Non è per tutti. Ed è solo il primo passo. Possiamo aumentare la produzione facilmente replicando il modello di space factory”.
Un network industriale spaziale internazionale
L’inaugurazione pisana completa il piano di crescita industriale già avviato a marzo 2025 con l’apertura a Mola di Bari della prima fabbrica nazionale di satelliti, uno stabilimento da oltre 1.000 metri quadrati di camera pulita, integrato con laboratori per l’assemblaggio, test ambientali e funzionali di satelliti completi.
Nella sede pisana il personale è altamente qualificato: sono quasi tutti fisici o ingegneri aerospaziali o elettronici. E alcune delle menti si sono formate proprio a Pisa, come l’ingegner Nicola Giusti del team AIT, che dopo la laurea in ingegneria aerospaziale ha scelto ancora l’ateneo cittadino per conseguire il dottorato. Poi, l’approdo in Sitael: “La mia storia professionale è un continuum per quanto rigaurda il legame con il territorio, e oggi sono molto soddisfatto nel vedere realizzato ciò a cui abbiamo lavorato per tanti anni”. Sempre per il team AIT dell’azienda è nata a Pisa anche la professionalità di Luca Pieri, ingegnere elettronico di formazione e subito entrato in Sitael “per supportare i colleghi nella realizzazione di test ed esperimenti. Un lavoro che svolgo da anni e che, insieme a quello dei colleghi, ha dato i risultati che condividiamo con voi oggi e che ci portano in primo piano a livello europeo, forse anche globale”.
Del resto è tutto iniziato da una startup spin-off dell’Università di Pisa che nel tempo è stata incorporata in Sitael arrivando a diventare una realtà d’avanguardia europea. “Ciò dimostra l’impatto sociale dell’ateneo che dopo aver fornito una formazione di alto livello crea anche imprese, opportunità di lavoro e di sviluppo di cui in questo caso beneficia l’umanità intera visto che parliamo di esplorazione spaziale. Impatto sociale che giova anche al nostro territorio, su cui si radicano aziende altamente tecnologiche e competitive sul panorama internazionale”, ha commentato il professor Riccardo Zucchi, rettore dell’Università di Pisa.
Con oltre 260 dipendenti altamente specializzati e sedi operative anche a Forlì, Torino, Milano e Roma, Sitael ha partecipato a oltre 30 missioni spaziali, tra cui AMS-02 per NASA, operativo sulla ISS, e Solar Orbiter per ESA. Nel 2017 ha fatto notizia con il primo test al mondo del ram-EP, un motore ‘respirante’ in grado di funzionare senza serbatoio, ionizzando le particelle rarefatte dell’atmosfera a 200 km di quota. Nel 2024 Sitael ha portato in orbita il primo satellite europeo interamente elettrico sotto i 100 kg, il MicroHETSat, dimostrando la maturità della sua tecnologia dopo averlo manovrato per decine di chilometri nello spazio.
I prossimi traguardi: Platino, Iride ed Eagle-1
Sitael guida anche lo sviluppo del programma PLATINO, in collaborazione con Leonardo, Thales Alenia Space Italia e Airbus Italia. Entro fine 2025 saranno lanciati PLATINO-1, equipaggiato con un radar SAR, e PLATINO-2, con un sensore NASA per lo studio dell’inquinamento atmosferico. Nel frattempo, per la costellazione IRIDE, SITAEL sta costruendo i cinque satelliti principali, dotati di sensori iperspettrali per il monitoraggio ambientale e l’agricoltura di precisione, con consegne previste nel 2026. Infine, con EAGLE-1, l’azienda realizzerà per SES un satellite per comunicazioni quantistiche nell’ambito del programma ESA Scylight, anticipando il futuro della trasmissione dati sicura via laser.
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