Osservatorio. Il 72% delle imprese italiane investe in sostenibilità


Tra pmi e grandi aziende cresce di tre punti il ricorso all’economia circolare e all’efficienza energetica. I dazi non fanno paura. Le clean technology sono percepite come un volano di sviluppo, ma il governo non fa abbastanza per regolare con chiarezza il settore. I dati di Eumetra per Haiki+ e Innovatec.

Il 72% delle imprese italiane ha realizzato almeno un investimento in sostenibilità ambientale, economia circolare o efficienza energetica nel 2025, un dato in aumento di tre punti percentuali rispetto al 2024. Un’impresa su due ha già ottenuto vantaggi economici da questi investimenti, sia in termini di competitività sia di efficienza. Quello “circolare”, poi, è l’ambito economico che cresce di più nell’ultimo triennio: gli investimenti sono saliti dal 16% del 2023 al 27% del 2025.
È quanto emerge dalla quarta edizione dell’osservatorio “Clean Technology 2025”, ricerca realizzata da Eumetra per Haiki+ e Innovatec e condotta su un campione di quattrocento tra pmi e grandi imprese italiane.
L’analisi dell’osservatorio rivela “tendenze significative negli investimenti in sostenibilità ambientale, efficienza energetica ed economia circolare”, evidenziando una “crescente consapevolezza degli imprenditori italiani circa la forte correlazione tra sostenibilità e crescita aziendale”, si legge in una nota, “nonostante un contesto macroeconomico complesso”.
 
I dazi non fanno paura
Insomma, le tensioni geopolitiche, l’incertezza legata ai dazi e l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia non rallentano il passo degli investimenti in sostenibilità. Un’azienda su due ritiene che l’inflazione e i dazi avranno un impatto “poco” o “per niente” significativo sugli investimenti e il 20% prevede di aumentarli. Ciò evidenzia una visione imprenditoriale sempre più orientata al lungo periodo, capace di guardare oltre le contingenze economiche.
La sostenibilità, riporta l’osservatorio, è ormai riconosciuta come leva per l’innovazione dei processi produttivi, con un numero crescente di imprese pronte ad affrontare questa trasformazione. La portata degli investimenti conferma la tendenza: una su due destina tra l’1% e il 5% del proprio fatturato ad azioni sostenibili, con un coinvolgimento diffuso anche tra le realtà di dimensioni più contenute.
L’efficienza energetica è il primo ambito di investimento green per le imprese italiane. Nel 2025, il 65% delle pmi e grandi imprese ha investito nell’efficientamento (dato in crescita rispetto al 62% del 2024). Tuttavia, è l’economia circolare a registrare la crescita più dinamica nell’ultimo triennio (dal 16% del 2023 al 27% del 2025).
Ci sono poi i vantaggi economici. Il 77% delle aziende attende una crescita di business dal proprio impegno green/circolare, e il 55% li ha già raggiunti, almeno in parte, nel 2025, in aumento rispetto al 52% nel 2024. I principali benefici concreti sono i risparmi in termini di efficienza e riduzione dei costi, riportati da sette aziende su dieci, e i miglioramenti della redditività, indicati dal 31% delle imprese.
 
Due elementi critici
Pur rilevando un incremento degli investimenti, l’analisi di Eumetra per Haiki+ e Innovatec evidenzia due aspetti che potrebbero rallentare una transizione ecologica capillare nel tessuto imprenditoriale italiano.
Uno: esistono a oggi pochi piani strategici per integrare la sostenibilità nel business; solo il 16% delle piccole aziende e il 35% delle medie e grandi dispone di un piano industriale con direzioni strategiche chiare sui temi della sostenibilità. Due: si gli esperti evidenziano la mancanza di una politica industriale a sostegno del percorso verso la sostenibilità. Gli imprenditori, infatti, continuano a riscontrare difficoltà nell’accesso e nell’attuazione dei fondi e bandi pubblici, un segnale della mancanza di un pacchetto legislativo nazionale sufficientemente chiaro e agile a supporto delle imprese.
Lo stesso Pnrr, pur essendo percepito come “un’occasione” dal 57% delle imprese, si scontra con complessità burocratiche e un quadro di attuazione carente o incompleto: il risultato è che il 54% delle imprese non ha presentato domanda per i finanziamenti perché i propri progetti non rientrano nelle aree prioritarie individuate dal Piano e solo il 4% delle imprese ha ottenuto fondi.
 
Chi sono Haiki+ e Innovatec
Innovatec, holding quotata all’Euronext Growth Milan “Egm”, è attiva nei settori dell’efficienza energetica e delle rinnovabili.
Haiki+ è una spa quotata alla stessa borsa, specializzata nel business dell’ambiente e dell’economia circolare.

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