Arriva il voto definitivo sul disegno di legge di conversione del decreto-legge 17 giugno 2025, n. 84, recante “disposizioni urgenti in materia fiscale”. Una tra le principali novità riguarda il nuovo condono fiscale per le partite iva.
La norma rappresenta di fatto una nuova sanatoria, infatti, accettando la proposta dell’Agenzia delle Entrate, i lavoratori autonomi e professionisti potranno chiudere i conti arretrati con il Fisco per gli anni dal 2019 al 2023. Chi aderirà al concordato fiscale per la prima volta nel biennio 2025-2026, avrà la possibilità di “scudare” le annualità comprese tra il 2019 e il 2023. Chi invece ha già aderito l’anno scorso, potrà sanare il 2023, considerato che gli anni precedenti sono già emersi.
Esclusi i forfettari, che decidono di aderire al concordato preventivo biennale entro il 30 settembre 2025.
Nuova sanatoria per le partite iva: come funziona?
Il nuovo condono fiscale è stato introdotto con un emendamento al decreto fiscale. E’ possibile accedere al ravvedimento speciale per comportamento concludente, dal 1° gennaio 2026 al 15 marzo 2026.
Entro il 16 marzo deve essere pagato l’importo in unica soluzione, oppure deve essere versata la prima rata. Un’altra novità riguarda il numero massimo di rate che, per questo anno è 10 a cadenza mensile aumentate degli interessi legali. Si può decidere di sanare anche solo alcuni degli anni di imposta dal 2019 al 2023, ma per ogni singolo anno che decide di sanare deve accedere al condono fiscale sia per le imposte sui redditi, sia per l’IRAP.
Calcolo
Le modalità di calcolo degli importi dovuti sono correlate al punteggio ISA, ovvero minore è l’affidabilità fiscale e maggiore è la base imponibile. La base imponibile per imposte sostitutive su redditi e IRAP è determinata con aumento rispetto a quella dichiarata del:
- 5% con punteggio ISA pari a 10;
- 10% con punteggio ISA compreso tra 8 e 10;
- 20% con punteggio ISA compreso tra 6 e 8;
- 30% con punteggio ISA compreso tra 4 e 6;
- 40% con punteggio ISA compreso tra 3 e 4;
- 50% con punteggio ISA inferiore a 3.
Determinata la base imponibile per singolo anno di imposta, si applica l’aliquota del 3,9% per l’IRAP.
Le imposte sui redditi le aliquote sono determinate in base al punteggio ISA:
- aliquota del 10% con punteggio ISA pari o superiore al 9;
- aliquota del 12% con punteggio ISA compreso tra 6 e 8;
- aliquota del 15% con punteggio ISA inferiore a 6.
Per gli anni di imposta della pandemia, quindi 2020 e 2021 c’è una riduzione del 20%.
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