la Regione rilancia il turismo con contributi a fondo perduto – Valledaostaglocal.it


C’è un filo che lega il rilancio del turismo valdostano alle sfide della contemporaneità: l’innovazione tecnologica, la sostenibilità ambientale e la qualità dell’accoglienza. Ed è proprio su questo intreccio che si inserisce il nuovo disegno di legge n. 205/2025, approvato oggi pomeriggio dal Consiglio regionale, che reintroduce contributi a fondo perduto per le imprese del settore turistico-ricettivo e commerciale.

Non un semplice incentivo, ma una leva per ripensare le strutture in chiave moderna, competitiva e responsabile. L’obiettivo dichiarato è chiaro: favorire investimenti che migliorino l’efficienza, riducano l’impatto ambientale e stimolino nuove forme di ospitalità digitale. E, soprattutto, accompagnare gli imprenditori locali – spesso piccoli e medi operatori – in un percorso di crescita reale.

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Il provvedimento si rivolge in particolare al mondo del turismo, cuore pulsante dell’economia valdostana. Potranno presentare domanda alberghi, campeggi, affittacamere, case vacanza e aree camper attrezzate. Un ventaglio ampio, che punta a raggiungere sia le strutture più consolidate che quelle familiari o di nuova apertura.

Tra gli interventi ammessi: miglioramenti dell’efficienza energetica, sistemi di risparmio idrico, piattaforme digitali per i servizi, innovazioni nell’offerta, comprese piscine e centri benessere, inseriti grazie a una proposta dell’ADAVA (Associazione degli Albergatori).

I contributi copriranno fino al 40% delle spese sostenute per interventi legati alla sostenibilità ambientale, e fino al 30% per quelli legati a digitalizzazione e innovazione. In caso di imprese giovanili (18-35 anni) o femminili, le percentuali saranno maggiorate di un ulteriore 10%.

Il limite massimo finanziabile è fissato a 250.000 euro per impresa, mentre l’investimento minimo richiesto varia da 20.000 a 40.000 euro, a seconda della tipologia della struttura.

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Un impegno economico che punta a stimolare investimenti strutturali, non marginali, capaci di incidere sulla competitività dell’intero comparto.

Soddisfatto Luigi Fosson, presidente ADAVA, che ha accompagnato l’iter con un confronto costante con l’Amministrazione regionale:

«Il provvedimento è il frutto di un lungo lavoro condiviso. Rappresenta un’opportunità concreta per quegli imprenditori che vogliono investire con serietà, per alzare la qualità dell’offerta turistica e, al contempo, rispettare l’ambiente. Ringrazio l’Assessore al Turismo, i dirigenti e i funzionari per la disponibilità e l’attenzione ancora una volta dimostrate verso la nostra categoria».

Un riconoscimento che lascia trasparire una sinergia istituzionale ben rodata, ma anche un’urgenza condivisa: rispondere a un contesto sempre più competitivo e selettivo, dove sostenibilità e innovazione non sono più opzioni, ma prerequisiti.

Per passare dalle intenzioni ai fatti, però, servirà ora la deliberazione della Giunta regionale, che dovrà definire nel dettaglio:

i criteri di accesso, le modalità di presentazione delle domande, l’elenco completo degli interventi ammissibili.

Solo con queste regole sarà possibile attivare concretamente la misura e mettere le imprese nelle condizioni di pianificare i propri investimenti.

Questa legge arriva in un momento delicato per il turismo valdostano, chiamato a coniugare attrattività e rispetto ambientale, ospitalità e competitività. In un contesto globale che premia chi innova e penalizza chi resta fermo, ogni incentivo pubblico rappresenta un volano fondamentale. A patto che sia accessibile, operativo e orientato ai risultati.

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Ora la palla passa alla Giunta. Ma il messaggio politico è chiaro: non c’è futuro turistico senza investimenti e senza visione.

j-p.sa.





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