Governance, Risk & Compliance (GRC): ecco le principali certificazioni professionali


Il contesto attuale della cyber security è caratterizzato da una duplice pressione. Da un lato, un panorama delle minacce in continua e rapida evoluzione. Dall’altro, un quadro normativo sempre più stringente, culminato con l’introduzione della Direttiva NIS 2 (Eu 2022/2555).

Questa direttiva ha ampliato significativamente il numero di entità obbligate a implementare misure di sicurezza rigorose, rendendo le competenze in Governance, Risk & Compliance (GRC) non più un’opzione, ma una necessità strategica.

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In questo scenario, le certificazioni professionali diventano lo strumento per eccellenza con cui i professionisti possono attestare le proprie competenze e le organizzazioni possono dimostrare la dovuta diligenza.

Le certificazioni GRC

Per guidare questo processo, l’Agenzia dell’Unione Europea per la Cybersicurezza (Enisa) aveva già definito European Cyber security Skills Framework (ECSF) un quadro di riferimento per standardizzare ruoli e competenze professionali.

La rilevanza di questo framework è stata ulteriormente consolidata a giugno 2025 con la pubblicazione del documento strategico “Cybersecurity Roles and Skills for NIS2: mapping NIS2 Obligations to ECSF”.

Questa nuova guida di Enisa crea un ponte diretto e ufficiale tra gli obblighi legali della direttiva NIS2 e i profili professionali dell’ECSF, fornendo alle organizzazioni una mappa chiara per tradurre i requisiti normativi in ruoli e responsabilità concrete.

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Di conseguenza, le certificazioni allineate a questi ruoli diventano ancora più cruciali, non solo come prova di competenza, ma come strumento strategico per la conformità.

Il Framework ECSF di Enisa: una mappa per le competenze cyber security

L’ECSF di Enisa è uno strumento pratico che delinea 12 profili professionali distinti, fornendo una panoramica completa delle competenze necessarie a un’organizzazione moderna.

Di seguito, i profili sono descritti secondo la loro missione definita dall’ECSF e la loro responsabilità principale nel contesto della Direttiva NIS2, come mappato da Enisa:

  • Chief Information Security Officer (CISO): la sua missione è definire, mantenere e comunicare la visione, la strategia e le policy di cyber security. In ottica NIS 2, gestisce la strategia di cyber security di un’entità e la sua implementazione per allinearla ai requisiti della Direttiva;
  • Cyber Incident Responder: ha il compito di monitorare lo stato di sicurezza dei sistemi, analizzando, valutando e mitigando l’impatto degli incidenti informatici. Per la NIS 2, assicura una risposta efficace e una reportistica completa degli incidenti di cyber security;
  • Cyber Legal, Policy & Compliance Officer: supervisiona e assicura la conformità con leggi, regolamenti e policy in materia di cybersecurity e protezione dei dati. La sua responsabilità principale per la NIS 2 è supervisionare e garantire la conformità con la Direttiva in tutti i suoi aspetti rilevanti.
  • Cyber Threat Intelligence Specialist: gestisce il ciclo di vita della cyber threat intelligence, inclusa la raccolta, l’analisi e la produzione di intelligence azionabile. In ambito NIS 2, raccoglie, elabora e analizza dati e informazioni per identificare minacce informatiche significative;
  • Cyber security Architect: progetta soluzioni basate sui principi di security-by-design e privacy-by-design. Per la NIS2, pianifica e progetta soluzioni “security-by-design” per allinearsi alle misure di gestione del rischio informatico della Direttiva;
  • Cyber security Auditor: conduce revisioni indipendenti per valutare l’efficacia dei processi e dei controlli di sicurezza, nonché la conformità complessiva. La sua responsabilità NIS2 è eseguire audit di cyber security per valutare l’allineamento con la Direttiva e scoprire aree di miglioramento;
  • Cybersecurity Educator: progetta, sviluppa e conduce programmi di sensibilizzazione, formazione ed educazione in ambito cyber security. Per la NIS2, crea e fornisce programmi di formazione sulla cyber security per i membri degli organi di gestione e i dipendenti, al fine di migliorare la loro comprensione e competenza;
  • Cyber security Implementer: fornisce sviluppo tecnico, integrazione, test, implementazione e manutenzione di soluzioni di cybersecurity. In ambito NIS2, implementa soluzioni e controlli di cyber security basati sulle misure di gestione del rischio della Direttiva;
  • Cyber security Researcher: conduce ricerca fondamentale e applicata per facilitare l’innovazione nel dominio della cyber security. Per la NIS2, ricerca il dominio della cyber security e incorpora i risultati in soluzioni di sicurezza basate sulle misure di gestione del rischio della Direttiva;
  • Cyber security Risk Manager: gestisce continuamente i rischi legati alla sicurezza informatica di infrastrutture, sistemi e servizi ICT. La sua responsabilità NIS2 è gestire i rischi di cyber security dell’entità in linea con la sua strategia e i requisiti della Direttiva;
  • Digital Forensics Investigator: collega artefatti a persone fisiche, acquisisce, recupera, identifica e preserva i dati, fornendo analisi e interpretazione delle prove digitali. Per la NIS2, investiga gli incidenti di cyber security e presenta prove digitali per supportare l’entità nel soddisfare gli obblighi di segnalazione;
  • Penetration Tester: pianifica, progetta ed esegue test di penetrazione e scenari di attacco per valutare l’efficacia delle misure di sicurezza. In ambito NIS2, conduce penetration test per valutare l’efficacia delle soluzioni di cyber security rispetto alle misure di gestione del rischio della Direttiva.

Le certificazioni più rilevanti per l’ambito GRC

Sebbene tutti i profili siano interconnessi, questo articolo si concentrerà sulle certificazioni più rilevanti per l’ambito GRC ovvero quelle legate ai ruoli di CISO, Cyber security Risk Manager, Cyber Legal, Policy & Compliance Officer e Cyber security Auditor.

Riconoscendo l’importanza di questo framework, i principali enti di certificazione, tra cui ISC2, CompTIA, ISACA e SANS/GIAC, hanno mappato le proprie credenziali sull’ECSF.

Questo allineamento offre vantaggi sia ai singoli che alle organizzazioni. I professionisti possono identificare più facilmente le certificazioni pertinenti per migliorare le loro prospettive di carriera, mentre le aziende possono sfruttare questa mappatura per creare percorsi strutturati di upskilling e reskilling.

Classificazione delle certificazioni: vendor-neutral e vendor-specific

Le certificazioni informatiche si distinguono in due categorie principali:

  • vendor-neutral: non sono legate a prodotti o tecnologie di uno specifico fornitore. Forniscono competenze concettuali e strategiche applicabili in molteplici contesti, rendendole ideali per i ruoli GRC.
  • vendor-specific: si concentrano su prodotti di un singolo fornitore (per esempio, AWS, Microsoft Azure, Cisco). Sono fondamentali per i ruoli tecnici che devono implementare e configurare soluzioni specifiche, ma in ambito GRC il loro valore è complementare.

Mentre le certificazioni vendor-specific garantiscono una conoscenza verticale su una data tecnologia, quelle vendor-neutral offrono una visione d’insieme e un approccio metodologico che sono il cuore della Governance, del Risk Management e della Compliance.

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Nelle sezioni seguenti, verranno passate in rassegna le principali certificazioni vendor-neutral in ambito cyber security e privacy GRC, senza la pretesa di essere esaustivi, ma con l’obiettivo di fornire una guida ragionata alle credenziali più accreditate.

Certificazioni fondamentali in ambito GRC

L’Information Systems Audit and Control Association è un’associazione storica e un punto di riferimento per i professionisti IT in ambito audit, governance e rischio:

  • CISA (Certified Information Systems Auditor): la certificazione per eccellenza per gli auditor di sistemi informativi. È dedicata a chi deve valutare i controlli e la sicurezza dei processi IT. Richiede 5 anni di esperienza specifica;
  • CISM (Certified Information Security Manager): progettata per i manager della sicurezza, è focalizzata sulla governance e la gestione strategica di un programma di sicurezza. Richiede 5 anni di esperienza, di cui 3 in ambito manageriale;
  • CRISC (Certified in Risk and Information Systems Control): è l’unica certificazione focalizzata interamente sulla gestione del rischio IT. Ideale per chi deve identificare, valutare e rispondere ai rischi informatici. Richiede 3 anni di esperienza;
  • CGEIT (Certified in the Governance of Enterprise IT): si rivolge a professionisti che hanno responsabilità nella gestione della governance IT a livello aziendale, garantendo l’allineamento tra IT e obiettivi di business;
  • AAIA (Artificial Intelligence Auditing): questa nuova credenziale di ISACA è specificamente progettata per i professionisti che devono fornire audit e assurance sui sistemi di intelligenza artificiale. Copre la governance dell’IA, i modelli di sviluppo, la gestione dei dati e i framework di auditing, fornendo le competenze per valutare i rischi e i controlli legati all’IA.

ISC2

L’International Information System Security Certification Consortium (ISC2) è rinomato per le sue certificazioni rivolte a professionisti esperti e leader del settore:

  • CISSP (Certified Information Systems Security Professional): considerata il “gold standard” per i security manager, copre 8 domini che spaziano dalla gestione del rischio all’architettura di sicurezza. Richiede 5 anni di esperienza lavorativa comprovata;
  • CCSP (Certified Cloud Security Professional): indispensabile per chi deve governare la sicurezza in ambienti cloud, è focalizzata sulla compliance e la protezione di dati e infrastrutture;
  • CGRC (Certified in Governance, Risk and Compliance): precedentemente nota come CAP, questa certificazione è rivolta a professionisti che integrano governance, gestione del rischio e conformità, utilizzando framework per allineare gli obiettivi IT e di business.

CompTIA

CompTIA (Computing Technology Industry Association) è un’organizzazione leader a livello mondiale nel rilascio di certificazioni IT vendor-neutral.

I suoi percorsi formativi sono noti per la loro concretezza e per coprire le competenze fondamentali richieste dal mercato del lavoro:

  • Security+: copre i concetti fondamentali di sicurezza, gestione del rischio e conformità. È il punto di partenza ideale per chiunque entri nel settore;ù
  • CySA+ (Cybersecurity Analyst): il passo successivo, si concentra sull’analisi delle minacce, la threat intelligence e la risposta agli incidenti, competenze chiave per la valutazione del rischio operativo;
  • SecurityX (precedentemente CASP+): è la certificazione di livello esperto, pensata per security architect e senior security engineer con una vasta esperienza (tipicamente 10 anni in IT, di cui 5 in sicurezza). Valida la capacità di progettare, implementare e gestire soluzioni sicure in ambienti complessi, rappresentando il vertice del percorso CompTIA e un’alternativa più “pratica” alla CISSP.

GIAC

GIAC (Global Information Assurance Certification) è il braccio certificativo del SANS Institute, GIAC è noto per le sue numerose certificazioni, estremamente capillari e specialistiche per ogni ambito della cyber security. Offre un sistema di “stackable certifications”, dove i professionisti possono combinare diverse credenziali per dimostrare un’esperienza approfondita.

Ai vertici del suo portfolio si trovano:

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  • GSP (GIAC Security Professional): una designazione ottenuta combinando credenziali di livello Practitioner (teoriche) e Applied Knowledge (pratiche), che dimostra un’ampia competenza su più domini;
  • GSE (GIAC Security Expert): è la certificazione più prestigiosa e difficile di GIAC. Riconosciuta come il “pinnacolo” delle certificazioni tecniche, richiede il superamento di molteplici esami pratici e teorici e dimostra una maestria senza pari nelle competenze di cybersecurity hands-on.

Certificazioni su standard ISO/IEC

Queste qualifiche attestano la competenza di un professionista nell’implementare e verificare i sistemi di gestione riconosciuti a livello internazionale:

  • ISO/IEC 27001 Lead Auditor/Lead Implementer: attestano rispettivamente la capacità di condurre audit e di implementare un Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni (SGSI) conforme allo standard;
  • ISO 22301 Lead Auditor: focalizzata sulla continuità operativa, attesta le competenze per verificare i sistemi di gestione della business continuity, un requisito chiave della direttiva NIS2;
  • ISO/IEC 20000-1 Lead Auditor: attesta la competenza nella verifica dei Sistemi di Gestione dei Servizi IT (ITSM), garantendo che i servizi, inclusi quelli di sicurezza, siano erogati in modo controllato, efficiente e allineato alle esigenze del business;
  • ISO/IEC 27701 (Privacy Information Management System): qualifiche correlate a questo standard permettono di attestare le competenze nell’estendere un SGSI per includere la gestione delle informazioni personali, integrando i requisiti del GDPR;
  • ISO/IEC 42001 (Artificial Intelligence Management System): essendo lo standard più recente per i sistemi di gestione, le relative qualifiche sono emergenti e attestano la capacità di implementare e verificare un framework per lo sviluppo e l’uso responsabile dei sistemi di IA.

IAPP: Certificazioni sulla Privacy, Data protection e AI GRC

L’International Association of Privacy Professionals (IAPP) è l’organizzazione leader in questo campo:

  • CIPP/E (Certified Information Privacy Professional/Europe): è la certificazione di riferimento per la conoscenza delle leggi e dei regolamenti europei sulla privacy, GDPR in primis.
  • CIPM (Certified Information Privacy Manager): si concentra sulla gestione operativa di un programma privacy, insegnando come implementare le policy e le procedure in azienda.
  • CIPT (Certified Information Privacy Technologist): indirizzata ai professionisti IT, attesta le competenze per integrare la privacy-by-design nelle tecnologie e nei sistemi.
  • AIGP (Artificial Intelligence Governance Professional): la nuova e attesissima certificazione IAPP, dedicata alla governance dell’IA, per professionisti che devono sviluppare e gestire sistemi di IA in modo etico, responsabile e conforme.

Altre certificazioni riconosciute

Axelos è una joint venture globale responsabile dello sviluppo e della promozione di framework di best practice utilizzati in tutto il mondo per la gestione dei servizi e dei progetti. Oltre a ITIL, Axelos gestisce anche il celebre metodo di project management PRINCE2.

Axelos ITIL 4: sebbene non sia una certificazione di sicurezza pura, ITIL è il framework di riferimento globale per l’IT Service Management (ITSM). La sua conoscenza è cruciale per i professionisti GRC, poiché la sicurezza deve essere integrata in tutti i processi di servizio per essere efficace (per esempio, Change Management, Incident Management). ITIL 4 non è una singola certificazione, ma un percorso strutturato su più livelli:

  • ITIL 4 Foundation: è il livello di partenza che introduce i concetti chiave, i principi guida e le pratiche del service management.
  • Percorsi di specializzazione: dopo la Foundation, i professionisti possono specializzarsi seguendo due percorsi principali:
  • ITIL Managing Professional (MP), per chi gestisce servizi e team IT, e ITIL Strategic Leader (SL), per chi allinea la strategia IT a quella di business;
  • ITIL Master: il livello più alto, che richiede una comprovata esperienza pratica nell’applicazione del framework ITIL in scenari complessi.

Il Project Management Institute (PMI) è l’associazione leader a livello mondiale per la professione del project management. Definisce standard globali, come il PMBOK Guide, ed offre un programma di certificazione riconosciuto a livello internazionale:

  • Project Management Professional (PMP): la sua certificazione di punta, la PMP, è riconosciuta a livello globale come il gold standard per i project manager. Valida la competenza di un professionista nel guidare e dirigere progetti e team, basandosi su un mix di approcci predittivi, agili e ibridi. La sua rilevanza per i professionisti della cyber security è cruciale: l’implementazione di programmi di sicurezza, la gestione di progetti di conformità (come l’adeguamento alla NIS2), la risposta a incidenti complessi o il deployment di nuove tecnologie di sicurezza sono a tutti gli effetti dei progetti. Possedere competenze di project management certificate dalla PMP permette a CISO, Security Manager e consulenti GRC di gestire queste iniziative complesse in modo strutturato, rispettando tempi, budget e obiettivi.

L’importanza della formazione continua e aggiornamento professionale

Ottenere una certificazione è solo il primo passo. Quasi tutte le credenziali di alto livello richiedono il mantenimento attraverso Continuing Professional Education (CPE) ovvero crediti formativi ottenuti tramite la partecipazione a corsi, conferenze od altre attività di aggiornamento professionale riconosciute.

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Questo sistema garantisce che i professionisti certificati rimangano costantemente aggiornati sulle nuove minacce, tecnologie e normative, assicurando che il valore della loro credenziale rimanga intatto nel tempo.

Mappatura delle certificazioni con gli obblighi della Direttiva NIS2

La Direttiva NIS2 impone agli Stati membri di garantire che le entità essenziali e importanti adottino misure tecniche, operative e organizzative adeguate per gestire i rischi e notifichino senza indebito ritardo gli incidenti significativi.

Enisa, nel suo documento “Mapping NIS2 obligations to ECSF”, non solo collega questi obblighi ai ruoli ECSF, ma fornisce un esempio pratico di come un’organizzazione possa strutturare il proprio team di cyber security per essere conforme. Questo team modello include un mix di profili interni ed esterni.

Questo approccio dimostra che possedere personale (interno o esterno) con certificazioni riconosciute diventa una prova tangibile per un’organizzazione di aver investito in competenze adeguate a soddisfare tali requisiti, dimostrando la propria conformità in caso di audit da parte delle autorità competenti.

Prospettive future

Il futuro dei ruoli GRC si sta muovendo verso un’integrazione sempre più stretta tra cyber security, privacy, continuità operativa e, ora, governance dell’Intelligenza Artificiale.

La scelta della certificazione giusta dipende dagli obiettivi professionali:

  • chi ambisce a ruoli di leadership e strategia dovrebbe puntare a CISSP o CISM;
  • chi è interessato all’audit e al controllo troverà nella CISA il suo percorso ideale;
  • per una specializzazione sul rischio, la CRISC è ineguagliabile;
  • per la privacy e la governance dell’IA, le certificazioni IAPP (CIPP/E, CIPM, AIGP) e la credenziale AAIA di ISACA sono ormai imprescindibili.

Per le organizzazioni, investire in personale certificato non è più solo una questione di best practice, ma un elemento strategico fondamentale per navigare la complessità normativa, gestire i rischi in modo proattivo e costruire una solida postura di resilienza.

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