Comunità energetica, ecco i fondi. In arrivo tre milioni e mezzo


Impianti fotovoltaici sui tetti di immobili pubblici, impianti sportivi, edifici privati. È stato finanziato il progetto della Comunità energetica rinnovabile di Tolentino, grazie alla recente ordinanza con cui il commissario Guido Castelli ha approvato lo scorrimento della graduatoria nelle aree del cratere, ampliando il numero dei progetti ammessi. Il cofinanziamento pubblico si conferma al 40% del valore complessivo dell’investimento: ovvero tre milioni e 430mila euro (a fondo perduto) su un totale di circa otto milioni e mezzo. La restante somma sarà finanziata attraverso un progetto di partenariato pubblico-privato secondo quanto previsto dal nuovo codice degli appalti.

“Il progetto è stato rimodulato e modificato dal punto di vista tecnico ed economico sulla base delle nuove linee normative – spiega l’amministrazione –. È prevista la realizzazione di sistemi di produzione e distribuzione di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili volte a soddisfare il fabbisogno energetico dei partecipanti, con l’obiettivo dell’autosufficienza della Cer. Stretta la collaborazione con l’Assm, l’ufficio Lavori pubblici e il settore servizi amministrativi del Comune”.

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Saranno installati impianti fotovoltaici sulle coperture di immobili pubblici – tra cui la palazzina tecnica in via Colombo, la scuola Grandi, l’Asp (casa di riposo), la scuola Rodari-King, l’asilo nido Il Cucciolo –, impianti sportivi, beni della Provincia, oltre a cinquantuno edifici di privati e aziende che avevano risposto agli avvisi pubblicati in passato.

“Il finanziamento costituisce un passo concreto verso la costituzione della Cer nel nostro territorio – affermano il sindaco Mauro Sclavi e la vice Alessia Pupo – e verso la sostenibilità energetica. Un’opportunità importante per creare a Tolentino un sistema virtuoso e partecipato tra istituzioni, associazioni, cittadini e imprese”. Castelliha ribadito: “Grazie a una gestione attenta delle risorse, siamo riusciti a finanziare altri diciassette progetti nelle quattro regioni terremotate (Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria) per le Cer, che rappresentano uno dei tasselli della rigenerazione economica e sociale che stiamo portando avanti nelle aree interne, con i fondi del Piano nazionale complementare sisma”. Ora sono quaranta in totale. Tra i nuovi enti finanziati, nel maceratese, c’è anche Pieve Torina, con 254mila euro.

Lucia Gentili

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