crediti fiscali fittizi per oltre 1,4 milioni di euro


La Guardia di Finanza smaschera un sistema illecito architettato da un gruppo familiare per ottenere indebitamente agevolazioni fiscali legate ai bonus edilizi

Macerata – Conclusa dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata una complessa attività nel settore dei crediti d’imposta, nei confronti di diverse società riconducibili a un gruppo familiare con sede nella provincia di Macerata. Tali soggetti, attraverso l’uso distorto della normativa in materia di bonus edilizi, in particolare il Sisma bonus acquisti 110% e il Sisma bonus ordinario, hanno indebitamente creato, successivamente ceduto e in parte compensato dei crediti di imposta inesistenti e/o non spettanti.

Gli accertamenti esperiti, corroborati da mirati sopralluoghi ed interrogazioni delle banche dati, hanno permesso di individuare una società formalmente attiva nella gestione di parcheggi e autorimesse, ma di fatto non operativa, riconducibile al citato gruppo imprenditoriale. Tale società era stata costituita al solo scopo di simulare l’acquisto di garages pertinenziali agli appartamenti costruiti, con l’unico fine di formare indebitamente il credito relativo al Sisma bonus ordinario all’85% sul prezzo di acquisto. Ciò in favore degli effettivi acquirenti/utilizzatori delle unità abitative, ai quali la normativa non riconosce l’agevolazione nel caso di acquisto congiunto del garage.

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I finanzieri hanno ricostruito uno schema illecito collaudato che prevedeva, in una prima fase, la cessione dei garages da parte delle imprese costruttrici alla società acquirente, da esse stesse controllata. Quest’ultima, a sua volta, rendeva disponibili i box agli acquirenti degli appartamenti, per effetto di accordi già formalizzati con i costruttori. Per ostacolare i controlli dell’Amministrazione finanziaria e dare parvenza di reale attività, i contratti di affitto venivano stipulati con familiari (moglie, padre, madre) degli acquirenti, così da mascherare i reali utilizzatori.

L’importo complessivo dei bonus edilizi non spettanti, integralmente ceduti alle società di costruzioni con la formula dello “sconto in fattura”, ammonta a € 1.104.022,50, in parte già compensati dai cessionari.

L’analisi della documentazione tecnica ha inoltre permesso di rilevare, su un cantiere, la redazione di asseverazioni false da parte del direttore dei lavori strutturali e del collaudatore statico. Nelle dichiarazioni, veniva attestata una fine lavori strutturali a una data mai avvenuta, consentendo agli acquirenti di usufruire del Sisma bonus acquisti al 110% anziché dell’85%. L’importo indebitamente maturato risulta pari a € 360.000,00.

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