Puglia, consiglieri in bilico tra vecchie alleanze e nuove scommesse: chi aspetta prima di scegliere


C‘è una zona grigia nel panorama politico pugliese che ricorda il limbo dantesco. Uno spazio sospeso dove si muovono, silenziosamente ma con attenzione, alcuni consiglieri regionali uscenti e amministratori civici ancora senza collocazione certa. Attendono l’evolversi degli eventi, come la soluzione del braccio di ferro tra Michele Emiliano e Antonio Decaro nel Partito Democratico, o la definizione del candidato nel fronte conservatore, prima di salire su un carro piuttosto che su un altro.

Chi è nel limbo?

È il caso di Stefano Lacatena, eletto con la lista Con e oggi corteggiato da più partiti di centrodestra per il suo profilo civico e il buon lavoro su urbanistica e demanio marittimo. Ma anche di Massimiliano Stellato, capogruppo del Misto, che ha votato la sfiducia a Emiliano e da tempo ragiona sul futuro: “Mi ricandido nella consapevolezza di aver già fatto una prima scelta di campo. Mi colloco al centro, e se non ci saranno novità, guardo con interesse al centrodestra”.

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Nel limbo c’è anche Grazia Di Bari, esponente del M5S: “Vorrei ricandidarmi con il Movimento”, dice, ma resta da capire se i vertici pentastellati riconfermeranno tutti e quattro gli uscenti, compresi Marco Galante, Rosa Barone e Cristian Casili. Se così non fosse, Di Bari non esclude altre strade: “Per il momento non mi sono posta il problema”, ha dichiarato.

Tra civismo e calcoli elettorali

Il gruppo degli incerti include anche Sergio Clemente (centrista) e Alessandro Leoci (capogruppo di Con), entrambi potenzialmente attratti dal progetto civico che Antonio Decaro starebbe costruendo con un “contenitore” in grado di raccogliere i fuoriusciti da Con, Azione e Per. Secondo La Gazzetta del Mezzogiorno, il disegno prevede due liste: una con consiglieri uscenti a forte trazione civica, l’altra con sindaci e amministratori alla prima esperienza regionale.

Un ruolo ambiguo ce l’ha anche Anita Maurodinoia, detta “Lady preferenze”, eletta nel Pd ma oggi vicina al gruppo misto e in passato candidata nel centrodestra alla Provincia di Bari. Secondo i rumors, potrebbe non ricandidarsi direttamente, ma sostenere un profilo a lei vicino, lasciando intravedere aperture verso il centrodestra.

Verso il tramonto dell’era Emiliano

Dietro i riposizionamenti e le riflessioni, si cela la fine della stagione emilianista, che per molti è stata un’ancora di salvezza per ritagliarsi uno spazio politico. Ora, con il nuovo ciclo in avvio, sono i conti elettorali a dominare: quali liste supereranno il quorum, chi avrà chances concrete di elezione, quale sarà la composizione del nuovo consiglio. Come ha ricordato alla Gazzetta del Mezzogiorno Mario Loizzo, esponente di spicco dell’area decariana, serve chiarezza: niente ambiguità o doppie appartenenze.

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Intanto, il centrodestra osserva e si prepara ad accogliere i potenziali transfughi del centrosinistra. Soprattutto se, come si ipotizza, la coalizione progressista dovesse puntare su proposte radicali su ambiente, paesaggio e industria. Un’impostazione che potrebbe risultare indigesta a quegli amministratori legati a una cultura del fare, più modernizzatrice e meno ideologica.

In attesa che si sciolga il nodo principale — chi sarà il candidato presidente — molti restano fermi al palo, ma pronti a partire al momento giusto. Nel limbo, sì, ma con lo sguardo già rivolto alla meta.

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