Libera professione e Stp, incentivi per 800 milioni di euro – Anmvi Oggi


AUTOIMPIEGO E IMPRESA

Via libera agli incentivi all’autoimpiego e al lavoro autonomo e professionale: 800 milioni di euro per nuove Partite IVA, società tra professionisti, imprese individuali e non. Ministro del Lavoro Marina Calderone ha firmato il decreto attuativo che rende operativo il cosiddetto “Decreto Coesione”. Lo rende noto Confprofessioni, diffondendo il testo del provvedimento. Il decreto, un collegato al PNRR, rientra nelle politiche di promozione dell’autoimpiego nel lavoro autonomo, nelle libere professioni e nell’attività d’impresa.
Gli interventi sono finanziati per un importo complessivo di 800 milioni di euro.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Termini,  criteri e  modalità di finanziamento– Sono ammissibili alle agevolazioni le iniziative economiche  finalizzate all’avvio di attività di lavoro autonomo, mediante apertura di partita IVA,  in forma di libero-professionali -anche nella forma di società tra professionisti – come pure di impresa individuale o societari iscritta al registro delle imprese.
Sono finanziate la formazione e l’accompagnamento per l’avvio delle attività, servizi di tutoring e contributi collegati ai programmi “Resto al Sud” e “Autoimpiego nel Centro e Nord Italia”, previsti dal decreto legge 7 maggio 2024, n. 60  con un contributo a fondo perduto, in forma di voucher che può arrivare al 100% dell’investimento da realizzare.
Tra i beneficiari, il decreto riserva un particolare riguardo ai giovani (fino a 35 anni) ai cittadini non occupati, inattivi o disoccupati, ai cittadini in condizioni di vulnerabilità e di marginalità.

Operatività entro 90 giorni– Il Direttore Generale delle politiche attive emanerà, entro 90 giorni, un apposito provvedimento di chiarimenti e con disposizioni operative.Gestore delle misure sarà Invitalia,  l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa.

Il commento del Presidente Natali– « Abbiamo sostenuto questo provvedimento con forza- dichiara il Presidente di Confprofessioni Marco Natali–  un importante strumento di supporto all’avvio di attività autonome, imprenditoriali e libero professionali, con una particolare attenzione ai divari territoriali e ai giovani». 

Secondo i dati dell’Osservatorio delle libere professioni, i numero di professionisti è calato di circa 67.000 unità nel periodo 2019-2023. La diminuzione ha riguardato soprattutto i più giovani: nella fascia 15-34 anni si è registrato un calo del 12,4%; nella fascia 35-54 anni dell’8,2%, mentre i professionisti over 55 sono aumentati del 6,1%.
«Questo pacchetto di interventi non solo incoraggia la nascita di nuove attività professionali, ma darà nuova linfa a un settore fondamentale per il nostro Paese», prosegue Natali. «Sarà una spinta concreta alla crescita delle libere professioni e consentirà ai giovani di valorizzare le competenze acquisite negli studi e nel lavoro. 

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«Siamo convinti che la migliore formazione per le libere professioni sia l’autoimprenditorialità», conclude Natali. «I professionisti dispongono già di competenze e idee per entrare nel mercato del lavoro, ma spesso non possiedono le risorse economiche necessarie per avviare un’attività o per ripartire dopo periodi di crisi. Per questo Confprofessioni continuerà a collaborare con le Istituzioni, affinché queste misure producano il massimo impatto in termini di crescita delle libere professioni e occupazione giovanile».



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