L’Ue è sempre in ritardo nella corsa globale all’innovazione.


L’Europa rischia di rimanere indietro nella corsa globale all’innovazione, e la Commissione europea ne è consapevole. È quanto emerge dalla risposta scritta fornita dal vicepresidente esecutivo Stéphane Séjourné all’interrogazione presentata dall’eurodeputato Michalis Hadjipantela (PPE), che denuncia un ambiente normativo troppo rigido e frammentato, capace di scoraggiare le imprese tecnologiche, in particolare quelle dell’intelligenza artificiale, dal portare i propri prodotti più avanzati nel mercato europeo.

Nel mirino dell’interrogazione, l’impatto delle norme europee su privacy, protezione dei dati e concorrenza, giudicate troppo complesse e disomogenee. Secondo Hadjipantela, le difficoltà di accesso al mercato e la mancanza di chiarezza stanno ostacolando la competitività dell’UE e privando i cittadini europei dell’accesso tempestivo alle innovazioni.

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La Commissione, nella sua risposta, conferma i timori e rilancia: il “2025 Annual Single Market and Competitiveness Report” avverte che l’UE è in ritardo sul fronte dell’innovazione. Per invertire la rotta, Bruxelles punta su una nuova strategia per start-up e scale-up, accompagnata da un inedito corpo normativo pensato per superare gli ostacoli alla crescita delle imprese emergenti.

Sul fronte del mercato unico, un’azione specifica è stata delineata per favorire la libera circolazione di beni e servizi tra gli Stati membri, a beneficio diretto della competitività e dell’innovazione.

La Commissione annuncia anche un programma di semplificazione normativa, con l’obiettivo di ridurre i costi di conformità per le imprese, ad esempio nel campo della rendicontazione sulla sostenibilità. A ciò si aggiunge uno screening dell’intero acquis comunitario, per individuare sovrapposizioni, contraddizioni e norme obsolete.

Una delle priorità strategiche è rendere l’Europa un polo leader nell’intelligenza artificiale. Con l’AI Act appena approvato, Bruxelles intende garantire accesso al mercato, certezza giuridica e fiducia dei consumatori, tutelando al contempo diritti fondamentali e sicurezza. A supporto, è stato lanciato il “AI Continent Action Plan” lo scorso aprile, con investimenti e misure per potenziare le capacità innovative dell’UE in questo ambito.

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Infine, la Commissione prevede l’applicazione sistematica di controlli di competitività e impatto sulle PMI per ogni nuova proposta normativa, per assicurare che l’ambiente regolatorio non soffochi la crescita.

Resta da vedere se questi impegni si tradurranno in un effettivo cambio di passo in grado di colmare il divario tecnologico con i grandi attori globali, Cina e Stati Uniti d’America.

foto Gerd Altmann da Pixabay.com



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