Giorgetti, fare squadra per vincere sfide e le banche tornino a fare le banche


Roma, 11 luglio 2025 – Per vincere le sfide che l’Italia ha di fronte “deve fare sistema”, governo, autorità di vigilanza, intermediari finanziari “devono fare squadra”. Così il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha chiuso il suo intervento all’Assemblea annuale dell’ABI. “Lo Stato non ha mancato di fare la propria parte e assolvere alla sua funzione” ha evidenziato il ministro constatando come l’economia italiana continui a dare segnali che nell’attuale contesto “non esito a definire positivi”. Nei primi tre mesi del 2025 il PIL è aumentato del 0,3% in termini congiunturali, si è raggiunto il nuovo massimo storico per il tasso di occupazione (62,9%) con la disoccupazione al 6,5%. La ricchezza netta delle famiglie è cresciuta in linea con la crescita del reddito disponibile (+2,7% in termini nominali, +1,3% reale). “La situazione della finanza pubblica si presenta migliorata – ha spiegato Giorgetti – anche grazie ai positivi risultati in termini di consolidamento dei conti pubblici, che hanno permesso di raggiungere un livello di spread ai minimi da 15 anni e quindi un miglioramento nel giudizio dalle agenzie di rating”. Le banche italiane sono tra i soggetti che hanno beneficiato maggiormente del miglioramento della finanza pubblica nazionale. Il ministro ha sottolineato l’inversione di rotta rispetto a 10 anni fa del sistema bancario, considerato che gli istituti italiani oggi presentano indicatori di bilancio e prudenziali in linea, se non migliori, della media europea.

Questo è stato reso possibile “dall’azione sinergica di interventi legislativi e di sostegno pubblico e di azioni di vigilanza” oltre che certamente alle iniziative riuscite agli operatori del mercato bancario. “L’economia non cresce grazie al risparmio in sé – ha evidenziato – Ma per come quanto raccolto viene poi prestato e investito così da elevare il più possibile il beneficio per l’intera economia italiana”. Il rafforzamento delle banche italiane degli ultimi 15 anni “non si è tradotto in condizioni più favorevoli al credito ma, al contrario, in una riduzione delle erogazioni alle imprese” ha ammonito il ministro, “dal 2011 i prestiti alle aziende si sono ridotti di oltre un terzo”. L’attività di intermediazione creditizia ha ceduto il passo alla gestione patrimoniale “determinando una riduzione della funzione classica della banca”, ovvero accogliere, tutelare e prestare il risparmio, guadagnando sul classico margine di interesse.

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Per Giorgetti maggiore sostegno potrebbe provenire da un ripensamento delle politiche di distribuzione agli azionisti. È evidente come gli eccezionali rendimenti totali riconosciuti agli azionisti negli ultimi due anni sono stati possibili anche grazie alle garanzie pubbliche prestate in occasione del Covid “che hanno giocato un ruolo cruciale” sull’accesso al credito di imprese e famiglie. Il ministro ha ricordato che al 31 dicembre 2024, l’esposizione dello Stato in relazione ai finanziamenti concessi dal sistema bancario era pari a circa 294 miliardi di euro, ovvero il 13% circa del PIL. “Durante gli anni più difficili, le garanzie pubbliche hanno svolto un ruolo fondamentale nello scongiurare ben più gravi conseguenze finanziarie ed economiche. Hanno facilitato il credito alle imprese e aiutato le famiglie, soprattutto le più fragili, per esempio nell’acquisto della prima casa”. Il massiccio intervento da parte dello Stato durante il periodo emergenziale ha richiesto un significativo impegno di risorse a copertura delle potenziali escussioni. Ora in un contesto segnato da vincoli di bilancio europei più stringenti Giorgetti avverte “occorre cambiare prospettiva”, uscire da una logica emergenziale e tornare al ‘business as usual’ dove “il banchiere, nel pieno della propria autonomia imprenditoriale, svolge la sua funzione di valutazione e selezione del merito creditizio, colmando l’asimmetria informativa e fungendo da ponte tra chi decide di risparmiare e chi chiede risparmio per impiegarlo in modo produttivo”.

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Assemblea ABI | 11 luglio 2025

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