Capitale ecologica, il futuro è già di casa a Cernusco, cuore dell’Hydrogen Valley lombarda dove De Nora, il colosso dell’elettrochimica verde, e Snam stanno costruendo una gigafactory per produrre elettrolizzatori. Così il nuovo carburante unirà l’hinterland al resto del mondo. Un intervento di interesse nazionale per il Governo che ha già stanziato in due tranche 63 milioni per portare a termine l’impianto. Sarà uno dei poli della riconversione ambientale e l’idrogeno è uno degli elementi su cui poggia il piano italiano. Nell’hub di via Miglioli si farà l’elettrolisi dell’acqua, passaggio essenziale per ottenere il propellente che non inquina e si produrranno anche le componenti per celle a combustibile usate nell’energia senza emissioni di CO2. Lo stabilimento rientra nel programma europeo Ipcei Hy2Tech, che sostiene tutti i segmenti della catena dell’idrogeno: tra le 35 imprese che hanno ricevuto supporto pubblico, una delle sei italiane è proprio De Nora. Il Pnrr ha inserito l’iniziativa in un programma più generale di modernizzazione del Paese. Tra diretti e indotto il polo si porterà in dote 2mila posti di lavoro. La prima pietra è stata posata a giugno 2024, il taglio del nastro entro giugno 2026.
La nuova fabbrica “sarà perfettamente integrata nel nostro tessuto economico con aziende e imprese di eccellenza”, spiega l’amministrazione. Il Parco dell’innovazione di cui sarà parte “metterà in rete competenze, opportunità, ricerca”. E’ cominciato tutto dal recupero di una vecchia azienda di tubi dismessa, la Rapisarda, e, ora, sulle sue ceneri prende forma l’avvenire. “Un progetto ambizioso e unico per capacità produttiva e dimensioni, che conferma la centralità di De Nora nel panorama europeo come facilitatore della transizione energetica – dice l’ad Paolo Dellachà -. Alle porte di Milano sorgerà lo stabilimento del futuro, esempio di unione virtuosa tra sostenibilità e innovazione, dove si concentrerà buona parte dell’attività produttiva italiana del Gruppo. Un progetto sostenibile dal punto di vista architettonico, perfettamente integrato nel territorio in cui sorge e che porterà beneficio alla comunità, ma soprattutto il fulcro di una produzione di tecnologie destinate all’idrogeno verde che avrà un impatto positivo sul processo di decarbonizzazione internazionale”. Il polo sarà un volano anche per l’economia locale e il Comune punta a bene beneficiare di tutte le opportunità che offrirà.
mail: barbara.calderola@ilgiorno.it
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