CNA Federmoda accoglie con favore le novità contenute nel decreto-legge che introduce misure urgenti a sostegno dei settori produttivi. Le modifiche vanno nella direzione giusta, rispondendo anche alle richieste avanzate da CNA Federmoda.
“Durante l’incontro al Tavolo Moda al Mimit – spiega Maria Gloria Trevisani, da poco riconfermata alla guida di CNA Federmoda Modena – avevamo segnalato le difficoltà delle imprese artigiane e delle piccole aziende ad aderire al sistema dell’anticipo della cassa integrazione in deroga. Siamo soddisfatti che il Ministero del Lavoro e l’INPS abbiano tenuto conto delle nostre osservazioni.”
Nel documento inviato alla Commissione Industria del Senato, CNA Federmoda evidenzia l’esigenza di un miglior coordinamento tra le misure di emergenza e quelle previste a lungo termine, come l’articolo 2 del Disegno di Legge annuale sulle PMI. Questo articolo prevede 100 milioni di euro per sostenere progetti di sviluppo in forma aggregata, ma solo per iniziative da almeno 3 milioni di euro.
“Un limite troppo alto – sottolinea CNA Federmoda – che esclude di fatto le micro e piccole imprese, anche quando si uniscono in rete. Proponiamo di abbassare la soglia minima a duecentomila euro, così da rendere davvero accessibili queste opportunità.”
Infine, l’associazione richiama l’attenzione sull’urgenza di misure per affrontare la carenza di liquidità. Tra le proposte, l’introduzione di un fondo straordinario, gestito da Cassa Depositi e Prestiti, dedicato ad artigiani e microimprese; la sospensione temporanea dei versamenti fiscali e contributivi e, infine, la previsione di un piano di rientro pluriennale senza interessi, con partenza da settembre 2026.
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