Unirec modifica lo Statuto per una governance più inclusiva


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Marcello Grimaldi, Presidente di Unirec

Unirec riforma lo Statuto per garantire una rappresentazione migliore delle aziende attive nella tutela del credito in Italia. Due le modifiche principali: maggiore inclusione, alla luce dei cambiamenti normativi; e una diversa ponderazione dei voti in Assemblea, che garantisca una rappresentazione più proporzionale delle associate.

L’Associazione, che riunisce l’80% del mercato della tutela del credito in Italia, ha approvato il progetto di rinnovamento della governance associativa nel corso di una Assemblea straordinaria.

Che cosa cambia: inclusività

Alcune modifiche allo Statuto vogliono rispondere ai cambiamenti di mercato e ai nuovi equilibri interni al settore. La normativa porterà infatti alla nascita di nuovi intermediari, vigilati da Banca d’Italia.

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I cambiamenti statutari affermano in modo ancora più chiaro che l’Associazione può accogliere i molti soggetti che operano a vario titolo nella gestione dei crediti, per conto di originator e/o di acquirenti, sotto la vigilanza del Ministero dell’Interno e di Banca d’Italia.

Possono essere Soci ordinari di Unirec tutte le imprese o i consorzi di imprese operanti nel settore della gestione e tutela del credito, in possesso di regolare titolo autorizzativo per svolgere attività di gestione e recupero dei crediti, anche in sofferenza, informazioni commerciali; acquisto dei crediti, in conformità ai testi vigenti del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS) e al Testo Unico Bancario (TUB).

Che cosa cambia: voti in Assemblea e Consiglio Direttivo

Un secondo aspetto riguarda la rimodulazione delle fasce in cui sono suddivisi gli associati e in base a cui viene esercitato il diritto di voto in Assemblea. Sono state quindi ampliate le fasce di fatturato: la “A” include le aziende al di sotto dei 3 milioni di euro, la “B” quelle tra 3 e 35 milioni, la “C” quelle da 35 a oltre 50.

La ponderazione dei voti è stata ampliata, per tenere conto delle diverse classi di fatturato e tenere così conto sia della numerosità delle imprese in ciascuna fascia, sia del fatturato di ogni singola azienda.

L’obiettivo è avere un Assemblea che riflette al meglio la diversificazione e la specializzazione delle associate, senza che nessuna delle fasce possa esercitare, da sola, il potere decisionale.

Anche il Consiglio Direttivo viene ridotto da 11 a 9 membri, Presidente compreso, e sarà eletto in modo più proporzionale rispetto al passato.

«Grazie a questo adeguamento l’associazione è ancor più in grado di accogliere ed interpretare in modo equilibrato gli interessi e le esigenze di tutti coloro che operano nel comparto della gestione del credito. Con l’approvazione di questo progetto sfidante, la cui attuazione ha richiesto un intenso lavoro di confronto con la base associativa, UNIREC dimostra la propria capacità di evolversi e così rappresentare un mercato in continua trasformazione nella sua interezza – dichiara Marcello Grimaldi, Presidente di Unirec. L’obiettivo è quello di rappresentare in modo compatto ed unito il settore in tutta la sua complessità innanzi alle Istituzioni».



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