Edilizia salentina, il comparto conferma la frenata: presentato il quarto report dell’Osservatorio di Lecce


LECCE –  Si conferma in calo il settore delle costruzioni nel Salento, pur mantenendo un ruolo centrale per l’economia locale. A pesare, ancora una volta, le incertezze normative legate ai bonus edilizi, mentre continuano a garantire occupazione e opportunità i lavori finanziati dal Pnrr.

Se n’è discusso questa mattina nella sede della Camera di Commercio di Lecce, in occasione della presentazione del quarto report annuale sull’andamento della filiera edile, curato dall’Osservatorio Edile della provincia di Lecce. Una pubblicazione articolata, ricca di dati, analisi e approfondimenti, che fotografa l’attuale situazione del comparto e ne traccia le prospettive future.

Il report è il frutto della quarta edizione del progetto di ricerca e di analisi dei dati, promosso nel 2021 da Confapi Lecce con il contributo della Camera di commercio di Lecce.
Sono intervenuti: Giuseppe Petracca, per Confapi Lecce; e Davide Stasi, data analyst dell’Osservatorio edile. Presenti anche Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce; Angelo Tondo, capo di gabinetto del sindaco di Lecce; e Francesco De Giorgio, segretario generale della Camera di commercio di Lecce. E tutti e tre hanno rimarcato l’importanza dei dati per analizzare un settore, come quello dell’edilizia, che resta fondamentale per l’intera economia.

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«Siamo arrivati alla quarta edizione e già al lavoro sulla quinta, questo di per sé è un risultato straordinario degno di essere sottolineato – ha sottolineato Petracca – Un lavoro che parte da lontano che ogni anno si arricchisce di idee nuove nella speranza di dare un servizio al territorio ed alle imprese. Oltre al valore della pubblicazione in sé, degno di essere evidenziato è il risultato politico raggiunto.

Grazie all’Osservatorio si è costruito un dialogo continuo e costruttivo con le stazioni appaltanti con le quali abbiamo interloquito per segnalare eventuali anomalie nei bandi. Un confronto sereno tra le imprese e le istituzioni può portare risultati inimmaginabili e, come Associazione – ha proseguito, a nome di Confapi Lecce – ci proponiamo di fare da tramite. Lo abbiamo fatto convinti della giustezza delle posizioni che portavamo avanti perché mai in favore di un’impresa o di un imprenditore, ma nell’interesse di tutti.

Pur registrando una contrazione, il settore edile resta trainante e necessita di una programmazione a medio lungo termine perché il Paese va rinnovato nelle sue infrastrutture e questo passa attraverso un’adeguata politica di settore. L’auspicio mio è che i dati siano un elemento sul quale la politica si possa interrogare al fine di fare scelte giuste che guardino al futuro con un occhio attento su quello che è avvenuto nel passato».

La relazione tecnica è stata affidata a Davide Stasi, che ha illustrato l’evoluzione del settore, dalla grande recessione del biennio 2008-2009 fino ai giorni nostri, partendo dal contesto nazionale per giungere fino a quello regionale e provinciale. «I dati consentono di rilevare la contrazione dell’imponibile fatturato dalle società di costruzioni – ha rimarcato Stasi -. In termini percentuali, si registra una flessione del 7,7 per cento come media nazionale. Sono stati fatturati 251,7 miliardi di euro nel 2024 contro i 272,7 miliardi del 2023, ovvero 21 miliardi in meno. La Sicilia registra la performance peggiore (-19,9 per cento), seguita da Abruzzo (-15,4) e Campania (-14,6). In Puglia, da 11,2 miliardi del 2023 ai 10,9 miliardi del 2024. Per la precisione, 362 milioni in meno, pari a una flessione del 3,2 per cento».

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A Lecce e provincia si riscontra una prevalenza di piccole e microimprese, mentre restano ancora poche le medie e le grandi imprese di costruzioni. «Quindi c’è una dimensione media aziendale nel Salento molto ridotta, inferiore alla media regionale e a quella nazionale – ha proseguito Stasi – La frammentazione nel settore delle costruzioni si riflette anche nella suddivisione per forma giuridica, con una netta prevalenza di ditte individuali e lavoratori autonomi; seguita dalle società di persone. Nell’ambito delle società di capitali, invece, si rileva una presenza consistente delle società a responsabilità limitata. In base ai dati aggiornati al 31 dicembre 2024, le aziende attive iscritte al Registro delle imprese della Camera di Commercio di Lecce sono 9.854 sul totale di 65.249 (ad eccezione di quelle inattive e di quelle sottoposte a procedure concorsuali). Le localizzazioni, ovvero le sedi e le unità locali, sono 10.285 sul totale di 80.987. Gli addetti sono 24.242 sul totale di 208.356. Le diverse dinamiche dell’ultimo decennio hanno modificato significativamente l’offerta settoriale, accentuando ancora di più la frammentazione o, meglio, l’atomizzazione del tessuto imprenditoriale delle costruzioni».

Per quanto riguarda i dati dei bandi per lavori pubblici (in questo caso, la fonte è Anac, l’Autorità nazionale Anticorruzione), Lecce si colloca al 53esimo posto su 107 province italiane. Il valore a base d’asta dei bandi ammonta a 202,9 milioni di euro nel 2024. Per la precisione, è di 202.900.464 euro. Sul podio si collocano Roma con 33,6 miliardi di euro, seguita da Milano con 4,5 miliardi e L’Aquila con 3 miliardi. Il totale del valore a base d’asta dei bandi ammonta a 79 miliardi, 673 milioni, 464 mila, 188 euro, a fronte di 542.858 procedure (16.601 stazioni appaltanti e 121.827 operatori economici)

Per garantire una maggiore sicurezza nei luoghi di lavori, dal primo ottobre 2024, imprese e lavoratori autonomi impegnati in cantieri temporanei e mobili devono dotarsi di una cosiddetta patente a crediti (o a punti). Il nuovo obbligo è stato introdotto dall’articolo 29, comma 19 del decreto-legge 19 del 2024. Le disposizioni attuative sono state definite dal decreto ministeriale 132 del 2024.

All’interno della pubblicazione dell’Osservatorio sono inclusi anchel’andamento delle imprese attive nelle regioni e nelle province italiane, dei prezzi alla produzione nel settore delle costruzioni con un focus sul Prezzario regionale delle opere pubbliche della Puglia,che contempla ben 16.867 prezzi, e un’accurata analisi sui costi dei materiali da costruzione.
Nel volume si illustra anche il «Decreto correttivo» del Codice dei contratti pubblici, con tutte le modifiche previste e si affronta il tema della qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza.
Si riepilogano le agevolazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione e di riqualificazione energetica degli immobili: dal superbonus introdotto per l’efficientamento energetico degli immobili alle detrazioni fiscali di minore entità, con uno sguardo rivolto alla transizione energetica e al futuro dell’edilizia sostenibile.
Ancora oggi, però, il Superbonus resta al centro del dibattito, perché gli oltre trenta interventi di modifica della normativa, che ogni volta producono effetti retroattivi, cambiano le condizioni e i presupposti sui quali si erano basati investimenti, scelte e relative programmazioni. E l’intero comparto dell’edilizia privata – e nel Salento non si fa eccezione – è così stato letteralmente messo in ginocchio.
Intanto, nel 2024 sono diminuiti i permessi di costruire, ma ci si augura che nuovo lavoro per gli addetti del settore possa arrivare dal «Decreto Salva casa» che ammette alcune tolleranze costruttive. La legge 105 del 2024 di conversione del decreto-legge 69 del 2024, più conosciuto come «Decreto Salva casa», contiene importanti misure di semplificazione per favorire la regolarizzazione delle «lievi difformità edilizie» e la sanatoria edilizia di molti interventi di trasformazione interna eseguiti senza titolo.

Nella pubblicazione, infine, si può leggere un focus, a cura dell’Inail, sugli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionalisempre nel comparto dell’edilizia. Alla fine si trova l’appendice statistica che riassume i dati sulle aziende e sulle ditte attive dalla crisi del 2009 al 2024, sulla consistenza dello stock immobiliare a Lecce e provincia e una selezione della rassegna stampa sul settore edile.

Ai partecipanti alla presentazione odierna è stata consegnata una copia cartacea della pubblicazione dell’Osservatorio edile. Chiunque desideri riceverne una copia può farne richiesta scrivendo a info@confapilecce.it



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