ambiente, stop contributo su vasi è misura positiva per il florovivaismo varesino – Varesenoi.it


La sospensione dell’applicazione del Contributo Ambientale (Cac) sui vasi in plastica per fiori e piante indipendentemente dal loro spessore segue quanto anticipato dal Conai a Coldiretti e Filiera Italia e risponde alle richieste avanzate a tutela di un settore cardine del Made in Italy che nel 2024 ha raggiunto il valore record di 3,3 miliardi di euro. Una vittoria per le imprese, che potranno continuare a investire in qualità, innovazione e sostenibilità, senza ulteriori oneri ingiustificati. Si tratta – ricordano Coldiretti e Filiera Italia – di un provvedimento importante, anche in considerazione dell’aumento dei costi di produzione che pesa sulle oltre 19mila aziende florovivaistiche nazionali, impegnate a gestire ben 30.000 ettari coltivati. Nel nuovo Regolamento UE 2025/40 sugli imballaggi era già stata recepita la proposta italiana che proponeva che tali vasi non fossero considerati imballaggi, bensì beni strumentali alla coltivazione, escludendoli cosi dal Cac. Dal Conai, che nell’aprile scorso aveva anticipato il provvedimento con una lettera a Coldiretti e Filiera Italia, è quindi arrivata la conferma dell’esenzione.

“Ancora una volta Coldiretti ha svolto un ruolo determinante per la tutela del reddito delle imprese florovivaistiche e per mantenere alta la competitività di un comparto centrale dell’agroalimentare italiano” commenta Pietro Luca Colombo, presidente di Coldiretti Varese. “Difendere il florovivaismo italiano significa anche riconoscere il valore ambientale di una filiera tra le più sostenibili d’Europa. Questa esenzione rappresenta un risultato concreto che dimostra quanto la collaborazione tra istituzioni e filiere produttive possa tradursi in vantaggi reali per le imprese” evidenzia Colombo, rimarcando “il particolare impatto che la misura avrà in una provincia a vorte vocazione florovivaistica come, appunto, è il Varesotto”.

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“Sostenere il florovivaismo significa rafforzare un settore strategico del Made in Italy, strettamente legato al territorio e all’identità produttiva del Paese. Ci siamo opposti con determinazione all’ipotesi di applicare un contributo così oneroso sui vasi – aggiunge Nada Forbici, Presidente di Assofloro e Coordinatrice della Consulta Florovivaismo -, una misura che avrebbe danneggiato in modo ingiusto agricoltori e florovivaisti, riducendo la redditività e la competitività”.

 





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