mentre riarmiamo l’Europa i fondi per le imprese diventano “green” (con rischi penali)


Un recente caso ha messo in luce le difficoltà degli imprenditori italiani che tendono ad investire in impianti e macchinari a un’elevata digitalizzazione, usufruendo dell’agevolazione della cosiddetta Industria 4.0 che, come sapete, è un credito d’imposta concepito per essere semplice da calcolare, ottenere e incassare. Tuttavia, il sogno di molti è durato meno di 24 ore.

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A fine marzo un decreto del MEF, cioè Ministero Economia e Finanze, aveva ridotto la disponibilità di fondi per questi crediti d’imposta. Così, tanto per aiutare gli imprenditori italiani. Il 15 aprile il Click Day, per presentare le domande, aveva visto i fondi esaurirsi in pochi minuti. Solo l’1,3% delle 10.000 imprese che hanno presentato domanda ha ottenuto il credito d’imposta. Tutto questo anche causato dalla nuova normativa “Transizione 5.0”, agganciata ideologicamente al dogma della tutela dell’ambiente e al principio del non arrecare nessun danno significativo a livello ambientale, portato all’ennesima potenza. Gli stessi imprenditori ne possono rispondere anche in via penale nel quinquennio successivo all’investimento se le loro attestazioni sul risparmio energetico a seguito del controllo non fossero in linea con quanto dichiarato, e quindi arrecatrici di potenziali danni ambientali. Tutto ciò ha portato la 5.0 ad avere un tiraggio molto limitato rispetto al plafond stanziato.

Si tratta di una misura complessa da ottenere, con requisiti estremamente stringenti rispetto alle necessità di investimento aziendali. Noi parliamo dei dazi americani, ma la follia è invece totalmente italiana. Il vero dazio è la burocrazia italiana. Io ieri avevo un imprenditore in consulenza, un imprenditore della Calabria, un imprenditore molto serio, un ingegnere, che mi raccontava di una odissea che sta vivendo nei confronti dell’Agenzia delle Entrate per errori di cartelle esattoriali che sono assolutamente marginali. Situazioni già sanate, cose completamente risolte, ma che stanno bloccando la sua azienda nella produzione di reddito da mesi e mesi. Allora tutto questo vi dà il segno della follia. Noi stiamo massacrando le imprese italiane, non noi: la politica.

Come vedete stiamo tagliando i fondi per le imprese, per esempio per l’industria 4.0. Stiamo mettendo dei paletti per i quali le imprese non possono investire per la 5.0 e poi naturalmente sblocchiamo senza nessun problema la produzione di armi. Tutto questo è una follia. Io la denuncio.

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