“I dati Istat sul commercio estero extra UE di maggio 2025 evidenziano un contesto globale ancora instabile, che vede calare maggio 2025 rispetto a maggio 2024 del -5,2% penalizzato in particolare dai settori dell’energia (-35,3%) e dei beni di consumo durevoli (-9,7%). Tra le poche voci in crescita ci sono i beni di consumo non durevoli (+6,8%)”. Così Matteo Zoppas, presidente Ice, commenta i dati pubblicati dall’Istat sull’andamento del commercio estero extra Ue.
“Nonostante ciò, il dato dei primi cinque mesi dell’anno (gennaio-maggio 2025), seppur contenuto, mostra ancora un segno positivo (+0,5%). Alcuni comparti confermando la resilienza dell’export italiano, soprattutto i beni di consumo non durevoli, in crescita del 10,7% rispetto allo stesso periodo del 2024.
L’incertezza legata agli annunci altalenanti dei dazi, che hanno inizialmente indotto gli imprenditori ad avere un atteggiamento prudente, aveva avuto – fino ad oggi – un effetto più contenuto del previsto, anche se l’incertezza prolungata costituisce una criticità e richiede un monitoraggio costante. L’export verso gli Stati Uniti a maggio del 2025 rispetto al 2024 cresce del 2,5% , bene anche Svizzera (+9,2%) e paesi ASEAN (+4,4%) dove ICE è attivamente presente con progetti di promozione e rafforzamento della presenza delle imprese italiane. In un quadro internazionale sempre più competitivo, l’Agenzia è al fianco delle imprese italiane per supportarle nell’internazionalizzazione, puntando sulla qualità, sull’innovazione e su un presidio sempre più mirato dei mercati ad alto potenziale previsti dal piano d’azione per l’export lanciato dal Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani”.
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