(Teleborsa) – Al via la nuova edizione di Up2Stars, il programma di valorizzazione e accelerazione delle startup italiane, lanciato nel 2022 da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center con l’obiettivo di favorire la crescita di business tecnologici, innovativi e ad alto potenziale competitivo, in coerenza con le linee guida del PNRR e con le strategie del Gruppo.
Forte dei risultati delle prime due edizioni – oltre 1.000 startup autocandidate, 80 startup accelerate, di cui 12 accompagnate in Silicon Valley e 50 nel percorso Lounge ELITE-Intesa Sanpaolo, con il coinvolgimento di più di 500 stakeholder tra imprese, investitori ed esperti – Up2Stars torna quest’anno con un percorso ancora più strategico per il sistema innovativo italiano.
Il programma prevede infatti l’integrazione di In Action Esg CLIMATE, l’iniziativa di Intesa Sanpaolo Assicurazioni giunta alla quarta edizione, che mira ad offrire un ulteriore supporto allo sviluppo di progetti di sostenibilità ambientale ed ha riconosciuto nelle precedenti edizioni 1,75 milioni di contributi per realizzare i progetti presentati. Le startup interessate, oltre a candidarsi ad Up2Stars, potranno scegliere di concorrere anche a uno dei tre grant da 100.000 euro l’uno, destinati alle tre neoimprese con i migliori progetti che contribuiscano ad accelerare in maniera certa e dimostrabile la transizione ecologica. Un esempio concreto del modello di bancassicurazione al servizio dell’innovazione sostenibile.
L’edizione 2025 di Up2Stars e In Action Esg Climate si focalizzerà su 4 nuovi settori individuati in coerenza con il PNRR, a cui saranno dedicate le relative call di selezione: Nuovi Materiali, Robotica, Aerospace, Design Tech. Come nelle precedenti edizioni, verranno selezionate 40 startup ad alto potenziale – 10 per ciascuno dei quattro filoni – che accederanno a un percorso gratuito di accelerazione altamente qualificato – quest’anno erogato da Cariplo Factory – con mentorship tecnica, Demo Day e sessioni di networking insieme ad aziende, investitori e attori dell’ecosistema innovativo.
Un programma unico, che si avvale della rete capillare di collaborazioni della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, guidata da Stefano Barrese, con partner d’eccellenza come Microsoft, Elite, e Digit’Ed, oltre al coinvolgimento di quattro Centri Nazionali di Ricerca di cui Intesa Sanpaolo è socio fondatore.
La prima call di selezione, in partenza oggi e dedicata al settore Nuovi materiali – tema di grande impatto su cui anche Intesa Sanpaolo Innovation Center ha realizzato studi di ricerca, vista l’importanza per il raggiungimento degli obiettivi net-zero da parte dell’Unione Europea – punta a selezionare le migliori startup impegnate nello sviluppo di soluzioni avanzate e sostenibili per sostituire materiali critici, migliorare le prestazioni (resistenza, leggerezza, durabilità ) e ridurre l’impatto ambientale. Giovani realtà che vogliono essere protagoniste delle filiere sostenibili del futuro e che operano in uno dei seguenti ambiti: Sostituzione di Materiali Critici, Materiali Compositi, Nanomateriali, Materiali Intelligenti e Auto-riparanti, Materiali per Stampa 3D, Materiali da Economia Circolare, Materiali per l’Edilizia Avanzata, Valutazione del Ciclo di Vita.
Le startup interessate a candidarsi ad Up2Stars potranno contestualmente scegliere di partecipare anche a In Action Esg CLIMATE – i cui finalisti verranno resi noti durante l’evento finale del programma – tramite la stessa procedura, entro il 28 luglio, collegandosi alla pagina dedicata.
“La nuova edizione di Up2Stars conferma l’impegno di Intesa Sanpaolo nel sostenere l’innovazione e accompagnare le startup italiane in percorsi di sviluppo ad alto valore aggiunto, lavorando in sinergia con le altre strutture del Gruppo e con un ecosistema di partners di rilievo – commenta Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo –. Dopo l’esperienza positiva in Silicon Valley in collaborazione con Hub Innovit, quest’anno novità del programma è l’iniziativa In Action Esg CLIMATE di Intesa Sanpaolo Assicurazioni, a supporto di una innovazione responsabile e sostenibile nel tempo. Dall’avvio, Intesa Sanpaolo ha erogato circa 850 milioni di euro a oltre 3.800 startup innovative clienti, di cui 14,4 milioni attraverso lo strumento Convertibile Impresa, confermando un contributo solido e continuativo al potenziale delle nostre imprese emergenti”.
L’innovazione nel sistema produttivo italiano e il mondo delle startup innovative
(A cura del Research Department di Intesa Sanpaolo)
I dati più recenti della Community Innovation Survey, un’indagine europea che si focalizza sul tema dell’innovazione, mostrano una buona propensione all’innovazione delle imprese italiane. Nel periodo 2020-2022 oltre il 60% delle imprese nazionali ha introdotto un’innovazione di prodotto e/o di processo, una percentuale superiore di 11 punti percentuali rispetto alla media UE27. La propensione ad innovare interessa tutte le imprese, comprese quelle più piccole, dove oltre la metà delle aziende svolge attività innovativa. I dati settoriali mostrano un’elevata eterogeneità : su tutti spicca l’industria (65,1%), seguita da servizi (56,1%) e poi dalle costruzioni (46,7%). Nel manifatturiero si segnalano migliori performance innovative per i settori della farmaceutica, dell’elettronica, dell’automotive e della meccanica, mentre nei servizi spicca la propensione ad innovare nei settori della ricerca e sviluppo, delle assicurazioni e dei servizi ICT. In generale, sebbene in alcuni comparti prevalga l’innovazione di prodotto, nel complesso sono maggiormente diffuse le innovazioni di processo, tra cui quelle relative alle fasi di produzione.
Per approfondire i percorsi di innovazione intrapresi dalle imprese, il Research Department di Intesa Sanpaolo in collaborazione con i Competence center BI-REX e SMACT, ha realizzato nella seconda metà del 2024, un’indagine a carattere nazionale che ha visto la partecipazione di circa 1.500 imprese clienti attive in diversi settori manifatturieri e nell’ICT. La ricerca ha permesso da un lato di fotografare lo stato di adozione e l’impatto delle soluzioni innovative 4.0 tra le imprese italiane e dall’altro di analizzare più nel dettaglio come sta avvenendo il percorso di innovazione, focalizzando l’attenzione sui partner che stanno supportando le aziende, le difficoltà incontrate e le strategie future che le imprese intendono perseguire. Oltre il 75% delle imprese indica di aver adottato almeno una tecnologia 4.0 (robotica, intelligenza artificiale, cloud computing etc), evidenziando come il percorso di innovazione in chiave 4.0 sia ben avviato nel tessuto produttivo italiano. L’introduzione di tecnologie 4.0 consente alle imprese soprattutto di automatizzare i processi rendendo concreta l’idea di smart factory, dove l’automazione diventa elemento distintivo dei processi produttivi.
Tra gli obiettivi raggiunti dalle imprese si segnala anche quello volto al risparmio energetico, elemento rilevante per far fronte agli aumenti dei costi delle materie prime, che hanno caratterizzato gli ultimi anni e che segnala la crescente rilevanza ai temi della sostenibilità ambientale. Un segnale della buona propensione ad innovare che contraddistingue il nostro Paese emerge anche analizzando i dati sulle startup innovative del registro delle imprese, che confermano anche in questi primi del 2025 la vitalità del tessuto produttivo italiano.
Secondo i dati del Registro della Camera di Commercio, che raccoglie le informazioni aggiornate sulle startup innovative a partire dal 2012, a fine maggio 2025 sono circa 12.000 le start-up innovative iscritte a questo registro, evidenziando un’accelerazione di nuovi soggetti soprattutto negli ultimi anni. In particolare nei primi 5 mesi dell’anno sono circa 900 le startup innovative che si sono iscritte al Registro. Si tratta di imprese specializzate prevalentemente nei settori dei servizi IT e software, che offrono servizi di consulenza e soluzioni digitali a 360 gradi, con un numero crescente di player attivi nel mondo dell’intelligenza artificiale. Si conferma elevata la molteplicità di ambiti in cui le startup operano, che spaziano dal mondo della salute a quello di industria e agricoltura 4.0, dal settore culturale-turistico al mondo della formazione e del gaming, dal fintech ai servizi professionali in ambito legale, contabile e/o assicurativo.
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