Pichetto: “Abbiamo un paese bellissimo che non possiamo coprire tutto di pannelli fotovoltaici e pale eoliche”
Sull’energy release c’è “soddisfazione perché riusciamo a dare una risposta a quelle imprese che altrimenti non reggerebbe la competitività internazionale a questi prezzi dell’energia in Italia. È una soddisfazione nella risposta ma è anche un meccanismo nuovo che la stessa Ue sta valutando per incrementare le rinnovabili perché certamente noi diamo l’energia elettrica che arriva essenzialmente da fonte termoelettrica con l’impegno di restituire energia da fonte neutra, quindi net zero pertanto eolico, fotovoltaico, idroelettrico, geotermico”. Così il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin a margine del convegno all’Università di Milano Bicocca
“ABBIAMO UN PAESE BELLISSIMO CHE NON POSSIAMO COPRIRE TUTTO DI PANNELLI FOTOVOLTAICI E PALE EOLICHE”
Il nucleare “è chiaro che sarebbe un elemento di integrazione e continuità, non è per sostituire ma per integrare noi oggi dobbiamo renderci conto che tutti gli analisti ci danno a obiettivo 15-20 anni una domanda più che doppia di energia. L’unico modo per soddisfarla è aggiungere una grande fonte di continuità, non è possibile da un lato andare avanti solo con energie che ci sono solo di giorno come il fotovoltaico e non di notte vanno accumulate ma gli accumuli generano dispersione o l’eolico dove c’è il vento ma non siamo un paese con un enorme vento. L’idroelettrico può aumentare ma non può esplodere. Peraltro abbiamo un paese bellissimo che non possiamo coprire tutto di pannelli fotovoltaici e pale eoliche”, ha aggiunto Pichetto.
“STIAMO PARTENDO ADESSO PER DARE UN QUADRO GIURIDICO ITALIANO AL NUCLEARE, NON SI FARANNO PIÙ LE GRANDI CENTRALI”
“Noi stiamo partendo adesso per dare un quadro giuridico, anche qui piedi per terra non si faranno più le grandi centrali nucleari. Dobbiamo essere pronti per il prossimo decennio, il dovere come legislatore e come Governo è quello di creare in Italia un quadro giuridico perché nel momento in cui ci siano questi nuovi reattori si possa valutare la convenienza a insediare una produzione di energia nucleare”, ha concluso il ministro.
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