Sport bonus 2025: scade il primo turno, ultime ore per inviare la domanda


Le imprese che desiderano sostenere lo sviluppo delle infrastrutture sportive pubbliche e, al contempo, ottenere un interessante incentivo fiscale, possono ancora presentare la propria domanda Sport Bonus.

Questo strumento agevolativo, introdotto per la prima volta nel 2019 e prorogato anche per l’anno 2025 grazie alla Legge di Bilancio, consente alle aziende di usufruire di un credito d’imposta pari al 65% per le erogazioni liberali in denaro destinate a impianti sportivi a uso pubblico.

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Sport bonus: una misura che unisce fiscalità e riqualificazione sportiva

Il credito d’imposta previsto dallo Sport Bonus si configura come un’opportunità strategica per le imprese che desiderano contribuire alla manutenzione, ristrutturazione o costruzione di impianti sportivi di proprietà pubblica.

In un contesto in cui lo sport rappresenta un volano di coesione sociale, benessere e sviluppo economico, la misura consente di sostenere attivamente il territorio con un ritorno fiscale significativo.

Il beneficio è disciplinato dall’articolo 1, comma 246 della Legge 30 dicembre 2024, n. 207 e mantiene le caratteristiche già note alle aziende che hanno aderito negli anni precedenti.

Domanda in due finestre temporali

Il calendario stabilito dal D.P.C.M. del 30 aprile 2019, ancora valido anche per la domanda sport bonus 2025, prevede due periodi annuali per l’invio delle richieste. Per l’anno in corso, le aziende hanno la possibilità di presentare la domanda Sport Bonus entro una delle seguenti finestre:

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  • Prima finestra: attiva dalle ore 16:00 del 30 maggio 2025 e valida fino al 30 giugno 2025;
  • Seconda finestra: prevista a partire dal 15 ottobre, con termine fissato a 30 giorni dalla data di apertura.

È fondamentale rispettare il termine di 30 giorni per l’invio della richiesta all’interno di ciascuna sessione.

Superata questa scadenza, la domanda non sarà presa in considerazione.

A chi si rivolge lo sport bonus

L’agevolazione è rivolta esclusivamente alle imprese che effettuano donazioni in denaro destinate a enti pubblici, titolari o gestori di impianti sportivi. Le donazioni devono avere come finalità la manutenzione, il recupero o la costruzione di strutture sportive ad uso pubblico.

Non sono ammessi altri soggetti beneficiari né finalità differenti da quelle espressamente previste dal legislatore. Pertanto, enti privati, associazioni sportive dilettantistiche o federazioni non rientrano tra i destinatari ammessi per ottenere il credito.

Importo massimo e tetti di spesa

Lo Sport Bonus prevede dei limiti precisi sia a livello individuale che collettivo. Ogni impresa può ottenere un credito d’imposta per un importo massimo pari al 10 per mille dei ricavi annui realizzati nell’anno 2024. Questo significa che l’ammontare del beneficio fiscale è commisurato alla dimensione aziendale e al fatturato.

Inoltre, è stato fissato un tetto complessivo nazionale: per il 2025, le risorse destinate al bonus ammontano a 10 milioni di euro. Ciò implica che, qualora le richieste eccedano tale limite, il credito sarà ripartito tra i beneficiari in proporzione all’importo della donazione effettuata.

Utilizzo del credito

Una volta riconosciuto, il credito d’imposta derivante dalla domanda Sport Bonus deve essere utilizzato in tre quote annuali di pari importo. Il credito può essere impiegato esclusivamente in compensazione tramite Modello F24, in sede di versamento di imposte e contributi.

È importante sottolineare che l’effettiva possibilità di utilizzo è subordinata al rispetto della procedura prevista e alla corretta presentazione di tutta la documentazione.

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Procedura per presentare la domanda Sport Bonus

Per accedere al beneficio fiscale, le imprese devono seguire una specifica procedura, articolata in diverse fasi. Il primo passo è rappresentato dalla trasmissione telematica della domanda, da effettuarsi esclusivamente tramite il portale del Dipartimento per lo Sport entro i primi 30 giorni dall’apertura della finestra temporale.

Dopo l’invio, il Dipartimento valuterà le richieste pervenute e procederà alla formale autorizzazione. A questo punto, l’azienda potrà effettuare la donazione al soggetto pubblico beneficiario. Una volta ricevuti i fondi, l’ente pubblico rilascerà un’attestazione di avvenuta erogazione.

Infine, il Dipartimento comunicherà all’Agenzia delle Entrate l’elenco delle imprese autorizzate alla fruizione del credito d’imposta, completando così l’iter amministrativo.

Una leva fiscale per sostenere lo sport italiano

Lo Sport Bonus rappresenta un meccanismo virtuoso, in grado di incentivare la partecipazione delle imprese alla riqualificazione dell’impiantistica sportiva nazionale. Il coinvolgimento del tessuto produttivo privato si traduce in un beneficio tangibile per le comunità locali, offrendo spazi adeguati per l’attività fisica, la socialità e la promozione della salute.

L’incentivo si inserisce in un quadro di politiche pubbliche volte a migliorare l’accessibilità e la qualità delle infrastrutture sportive, spesso caratterizzate da necessità di interventi strutturali o di aggiornamento normativo.

Riassumendo

  • Il credito d’imposta Sport Bonus copre il 65% delle donazioni a impianti pubblici.
  • Possono beneficiarne solo le imprese che donano a enti pubblici sportivi.
  • La domanda va presentata online in due finestre annuali entro 30 giorni dall’apertura (la prima si chiude il 30 giugno 2025)
  • Il bonus è utilizzabile in tre quote annuali uguali tramite modello F24.
  • Ogni azienda può richiedere il bonus entro il 10 per mille dei ricavi.
  • Il plafond nazionale 2025 è fissato a 10 milioni di euro.



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