Bonus dipendenti 2025/ In arrivo gli arretrati: ma a chi spettano?


Con l’arrivo del bonus dipendenti 2025 è possibile ricevere anche gli arretrati. Qui descritte le modalità per l’accredito.

Coloro che ancora oggi non hanno goduto del bonus dipendenti 2025, possono ricevere nella prossima busta paga gli arretrati spettanti. É probabile che il datore di lavoro non abbia applicato adeguatamente i tagli contributivi e del cuneo fiscale.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Al fine di ricevere correttamente gli arretrati legati all’incentivo fiscale, il dipendente deve soddisfare dei requisiti importanti. Primo tra tutti, rientrare nella fascia ISEE entro 20.000€ per farsi riconoscere l’aumento in busta paga. In secondo luogo, sul reddito da lavoro subordinato entro 40.000€ è possibile godere di una detrazione fiscale maggiorata.



In cosa consiste il bonus dipendenti 2025

Il bonus per i dipendenti è stato approvato a partire dal 1° gennaio del 2025. L’incentivo consente ai lavoratori con un reddito basso (fino ad un massimo di 20.000€), di poter godere di un contributo maggiore e soprattutto “esentasse”. La percentuale dipende dalla fascia reddituale in cui ci si trova, ad esempio:


Carta di credito con fido

Procedura celere

 


  • Entro un massimo di 8.500€ verrà riconosciuto il 7,1%;
  • Fra 8.501€ e 15.000€ la percentuale è fissata al 5,3%;
  • Per i redditi compresi tra 15.001€ e 20.000€ si scende al 4,8%.

Non dimentichiamo infine, che l’ultima Legge di Bilancio ha previsto una rivisitazione anche le detrazioni fiscali maggiorate, prevedendo 1.000€ in più nella fascia 20.001€ e 32.000€, poco meno 32.001 e 40.000€.

Il riconoscimento dell’accredito è automatico e diretto, dunque i dipendenti non devono inviare alcuna domanda ma attendere l’arrivo degli arretrati (a meno che non richiedano espressamente di rinunciare al taglio fiscale).



Un “errore dei datori”

Laddove neanche a giugno dovessero arrivare gli arretrati del bonus per i dipendenti, a quel punto è bene informare il datore di lavoro, che dovrà provvedere a correggere e adeguare le buste paghe in relazione ai nuovi tagli del cuneo fiscale.

Soltanto dopo aver corretto gli errori, al più tardi i lavoratori vedranno ricevere gli aumenti (anche passati) in fase di conguaglio fiscale, o nella 1° mensilità successiva utile.

“Addio” alla rinuncia

Come abbiamo detto, i lavoratori avrebbero potuto rinunciare volontariamente all’accredito del bonus in busta paga, ma per farlo la scadenza massima era prevista entro il 25 maggio.

Il passaggio era molto semplice e “fai da te”. Era possibile accedere alla propria area riservata NoiPA e stabilire la mensilità dalla quale revocare il riconoscimento dell’incentivo.



Source link

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!